C’è stata subito rottura al tavolo di confronto sul sociale tra l’assessore Dimjini e i sindacati di categoria. Il tavolo era stato convocato dall’assessore stesso a seguito di questioni sollevate da lavoratori in organico a cooperative appaltanti di alcuni servizi sociali. Dopo pochi minuti, l’Assessore ha abbandonato la riunione.
Con una nota giunta in redazione, i sindacati ritengono gravissimo tale atteggiamento, che contraddice quanto dichiarato sulla stampa e cioè di apertura al dialogo e al confronto. Mai nessuno fin’ora aveva avuto un atteggiamento simile ad un tavolo di confronto – sottolinea il comnicato – La mancanza di una effettiva salvaguardia occupazionale nelle gare comunali, al di là delle formule usate nei bandi, – continua la nota – produrrà un disastro sociale, mandando a casa lavoratori che da anni prestano la loro opera, per assumerne altri in ossequio a un principio più volte sostenuto dall’Assessore, cioè che bisogna lavorare un po’ per uno.
Non è così che si risolvono i problemi occupazionali, non è riducendo il costo degli appalti e di conseguenza le ore di servizio e quindi i salari dei lavoratori. Basta al gioco al ribasso sulla pelle dei lavoratori. Quanto accaduto oggi apre necessariamente un capitolo nuovo nei rapporti con l’Amministrazione comunale. Informare i cittadini e i lavoratori è un dovere. Con essi decideremo, nelle sedi opportune, come gestire e affrontare questa deriva sociale. – conclude la nota –
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