Un laboratorio in porto dedicato alla ricerca e allo sviluppo in ambito portuale. É quanto hanno deciso di costituire, congiuntamente, l’Autorità Portuale e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT). L’iniziativa, presentata questo mercoledi a Palazzo Rosciano alla presenza del commissario straordinario della Port Authority, Giuliano Gallanti, del direttore del CNIT, il prof. Gianni Vernazza, e della dirigente sviluppo e innovazione dell’APL, Antonella Querci, rappresenta un unicum nel panorama portuale.
«Non si tratta dell’ennesimo laboratorio – afferma Gallanti – ma di una struttura all’interno della quale sarà possibile avere a disposizione del porto di Livorno un primo nucleo di ricercatori impegnati a individuare soluzioni che permettano di aumentare l’efficienza, l’affidabilità, la qualità e l’economicità dei servizi erogati dal sistema porto».
Gli obiettivi del “Joint Laboratory for Advanced Sensing Networks & Communication in Sea Ports” sono molteplici. Come ha illustrato nella sua presentazione Paolo Pagano, primo ricercatore del CNIT, le parti si impegnano ad avviare una collaborazione e uno scambio di conoscenze che consenta di sviluppare sistemi di sensori dedicati al monitoraggio di aree di interesse; sistemi cooperativi per i trasporti intelligenti, e tecnologie ICT avanzate.
Ma in ballo non c’è soltanto questo: i ricercatori del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le telecomunicazioni supporteranno l’APL, assicurando il trasferimento tecnologico alla comunità portuale sulle varie discipline ICT; attraendo le imprese e le industrie che avranno nel laboratorio un ambiente di test pronto a recepire soluzioni ad alto tasso di innovazione tecnologica; garantendo la formazione qualificata delle nuove identità di lavoro delle quali il porto necessita per la messa in esercizio delle sue nuove funzioni ed estendendo l’opera di digitalizzazione in ambito portuale, col fine di realizzare il Centro di Servizi e Controllo del Porto di Livorno, luogo fisico e virtuale dove convergeranno tutte le piattaforme ICT e le soluzioni tecnologiche come il Port Community System (TPCS) e il Port Monitoring System (MONICA).
«Ho firmato tanti protocolli di intesa e accordi quadro nella mia vita – ha affermato il direttore del CNIT – ma questa esperienza è unica nel suo genere. Con questo laboratorio, i tecnici dell’APL e i ricercatori del CNIT si troveranno a lavorare in perfetta sinergia, in modo continuativo e non episodico, e a individuare soluzioni concrete a favore del porto di Livorno».
«Il laboratorio – ha ricordato Antonella Querci – nasce con l’obiettivo di superare un approccio episodico all’innovazione, e di rendere il porto di Livorno più efficiente e più interconnesso”
A detta della dirigente sviluppo strategico, il Joint Laboratory consentirà al porto di Livorno di esplorare e rimanere agganciato alle frontiere dell’innovazione tecnologica: “attraverso il Centro Servizi e Controllo, che è lo strumento di gestione delle piattaforme e dei servizi innovativi ICT, si garantirà una continua evoluzione ai processi portuali e logistici”, ha concluso la Dott.ssa Querci.
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