In nove, tutti uomini, sono finiti nei guai con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti: un giro da dieci chili di sostanze, per lo più hashish, ma anche cocaina, ecstasy e Mdma, sequestrate dai carabinieri nel corso delle indagini. Una vasta inchiesta cominciata a febbraio dello scorso anno, che si è chiusa all’inizio del mese. L’operazione, ha portato a sequestro di droga e di banconote.
Sul registro degli indagati sono finiti i livornesi Francesco Casapieri, 20 anni (agli arresti domiciliari), Alessandro Mazzoni, 49 (domiciliari), Alessandro Natale, 47 (domiciliari); Valerio Cosci, 37 (denunciato, aveva l’obbligo di dimora in città); Omar Korri, 21 anni, denunciato in stato di libertà; poi ci sono i nordafricani Said El Madouni, marocchino di 47 anni, arrestato in città a marzo dello scorso anno, e detenuto in carcere a Pisa; Khalid Fadil, 29 anni, marocchino (ai domiciliari); Bechir Rouin detto “Marse”, trentenne tunisino (aveva l’obbligo di dimora); e poi Mohamed Ouni, tunisino di 37 anni, denunciato e in libertà. I nove sono finiti più volte nella rete dei carabinieri per vari episodi di compravendita di droga in città. I militari hanno effettuato decine di pedinamenti per ricostruire i percorsi della droga. E per stare dietro ai pusher, hanno anche dovuto usare potenti binocoli.
I luoghi dello spaccio, spaziano dal lungomare a Salviano, da piazza XX Settembre alla Venezia. In particolare, nel mirino il moletto Nazario Sauro, sul viale Italia, poi via della Venezia e viale Caprera, via Sproni e piazza della Repubblica.
Il luogo più originale dove la droga è stata scovata dai carabinieri è sul tetto, tra le tegole, di un edificio di via Sproni, ma anche in auto, sotto al seggiolino di un bimbo. Tra le location più originali, in un autolavaggio a Salviano: con la scusa di lavare la vettura, un pacchetto di “roba” è finito all’interno.
Dalle telefonate intercettate dai militari emergono anche battibecchi: litigi e rimostranze fatte da acquirenti livornesi insoddisfatti.
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