Partorisce una bambina utilizzando la carta d’identità della donna a cui poi l’avrebbe ceduta, ma viene smascherata dalle analisi dell’ospedale e denunciata dalla polizia. A richiedere l’intervento degli agenti del commissariato di Montevarchi e a far scattare le indagin è stata la direzione sanitaria dell’ospedale valdarnese della Gruccia perché il parto, ad avviso dei sanitari, presentava delle “anomalie”. Dalle analisi era emerso, infatti, che il gruppo sanguigno della bambina non coincideva con quello dell’uomo che aveva registrato la neonata come sua figlia.
Gli uomini della sezione anticrimine hanno scoperto che la bambina era figlia di una giovane rom, senza fissa dimora, da due anni abituale frequentatrice del centro di Livorno. La giovane madre una volta dato alla luce la piccola di appena tre chilogrammi l’ha poi consegnata ad una coppia senza figli che si era rivolta alla ragazza perché gli cedesse la prole una volta partorita. L’uomo è stato denunciato per ‘alterazione di stato’ avendo registrato la bambina come sua figlia.
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