Dieci ore ai remi per tenere la luce accesa sulla tragedia della Moby Prince, dove 26 anni fa persero la vita, bruciate, 140 persone dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Sandro Lulli, giornalista, 64 anni, tenterà l’impresa sabato 8 mattina, partendo alle 6 dall’isola di Capraia, distante da Livorno 36 miglia (circa 67 chilometri), per sbarcare al porto, Andana degli Anelli, dinanzi alla lapida per le vittime della Moby, attorno alle 17-18. E remerà a bordo di una iole di 6 metri, larga 75 centimetri, che ha chiamato “Fuocoammare” (come il titolo del docu-film di Gianfranco Rosi).
Lulli si cimenterà in questa traversata chiamata “Rotta sulla Verità” anche in ricordo di un giovane diciassettenne livornese, Jacopo Pieri, ucciso da un pirata della strada (indagini in corso) e per solidarietà nei confronti della SVS che al porto avrà uno stand per raccogliere fondi dalla cittadinanza. Sulla barca appoggio il figlio Vito, 32 anni, avvocato, e la sua compagna Michela nonché il medico Andrea Ciangherotti. In mare anche un gommone della SVS (dotato di defribillatore) e un altro mezzo veloce condotto dallo skipper Beppe Fissore di Assonautica. La traversata, grazie a SVS, sarà possibile seguirla su uno schermo al porto, essendo la barca del giornalista collegata a un GPS.
La presentazione dell’iniziativa si è svolta stamani presso il Circolo Arci Iosono141 di Loris Rispoli (da anni impegnato sulla vicenda) alla presenza anche del presidente Arci Marco Solimano e del direttore SVS Fabio Cecconi. Sandro Lulli, che l’anno scorso per identici scopi compì la traversata da Gorgona (18 miglia) e circumnavigò Lampedusa, ha tenuto a ringraziare il sindaco di Capraia Gaetano Guarente e il comandante della Capitaneria, ammiraglio Vincenzo Di Marco.
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