Sostengono si sia trattato di un atto d’intolleranza e non di un colpo di vento, quando hanno trovato il loro gazebo in un canale del quartiere Venezia, a Livorno. «Siamo convinti si sia trattato di un atto vandalico di intolleranza», afferma in una nota la sezione livornese dell’Agedo, l’Associazione di genitori, parenti e amici di persone Lgbt. Il banchetto, che ospita anche materiale dell’Arcigay, era montato nel villaggio solidarietà di Effetto Venezia, tradizionale manifestazione estiva di Livorno, sugli scali del Refugio.
Ieri, venerdì 3 agosto alle 19, alla riapertura, racconta Rita Rabuzzi, presidente di Agedo Livorno, «abbiamo trovato il nostro gazebo gettato nel fosso sottostante e adagiato sopra un’imbarcazione. Non vogliamo lanciare accuse a vuoto, ma siamo convinti si sia trattato di un atto vandalico di intolleranza verso un obbiettivo sensibile». Rabuzzi spiega che il gazebo era stato lasciato da Agedo abbassato, «legato e annodato a quattro taniche di acqua: impossibile che il vento sia stato capace di sciogliere i nodi»
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