Il sì alla discarica di Limoncino non è stato dato dalla Regione ma dalla Provincia di Livorno nove anni fa. Così il presidente della Regione Toscana in risposta agli attacchi sull’autorizzazione alla discarica di Livorno. L’impianto poi non ha mai operato, spiega il presidente, a causa di un’indagine e del sequestro risoltosi poi con la totale assoluzione degli indagati.
Per questo motivo la ditta ha chiesto nei termini di legge il riesame per il rinnovo dell’AIA scaduta e la Regione con decreto del 23 aprile scorso ha rilasciato il nullaosta ai conferimenti, impegnandosi a limitare i tipi di rifiuti conferibili e integrando disposizioni rigorose in materia di emissioni e acque meteoriche.
Si tratta quindi, precisa il presidente, di un atto dovuto, pena la richiesta di risarcimento danni da parte della stessa società, e questo lo dovrebbero ben sapere coloro che, anziché abbandonarsi al populismo, hanno il compito di amministrare e occuparsi dei problemi.
Trattandosi di un’area frequentata dai cittadini, in sede di riesame, che è già in corso, il presidente precisa che si impegna personalmente di qui a due tre mesi a ridurre al massimo i disagi e a limitare l’uso della discarica ai soli inerti.
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