Rese note le città che concorreranno all’assegnazione del titolo istituito dal ministero dei Beni culturali. La città vincitrice riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione del programma presentato.
La città scelta succederà a Parma come Capitale italiana della cultura e per un anno — il 2021 — sarà sede di eventi che ne valorizzeranno il patrimonio culturale e turistico. Sono 43 le città italiane che si sono candidate al titolo di Capitale italiana della cultura 2021, titolo che per l’anno appena cominciato spetta appunto a Parma.
In origine le candidature erano 44, ma nel giorno dell’annuncio la città di Ascoli Piceno ha fatto sapere che si tira indietro. «Il Comune di Ascoli ha proposto la sua candidatura ma la ritirerà — ha spiegato il sindaco, Marco Fioravanti — perché al momento di presentarla avevamo la speranza che tutte le Marche avrebbero sostenuto la nostra candidatura. Così non è stato, perciò Ascoli non andrà avanti con la trasmissione del dossier, in quanto riteniamo debole la nostra candidatura».
Ecco le candidature regione per regione: Abruzzo: L’Aquila; Basilicata: Venosa; Calabria: Tropea; Campania: Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano; Emilia Romagna: Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese; – Friuli Venezia Giulia: Pordenone; Lazio: Arpino, Cerveteri; Liguria: Genova; Lombardia: Vigevano; Marche: Ancona, Fano; Molise: Isernia; – Piemonte: Verbania; Puglia: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina; Toscana: Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra; Sardegna: Carbonia, San Sperate; Sicilia: Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani; Veneto: Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.
Ora le città candidate dovranno presentare entro il 2 marzo i propri dossier che verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama per arrivare, entro il 30 aprile, alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti. La Capitale della cultura 2021 verrà poi scelta dalla giuria entro il 10 giugno. La città vincitrice riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione del programma presentato.
Istituito dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini con la legge Art Bonus nel 2014, il titolo di Capitale italiana della cultura negli anni scorsi è stato andato alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018. Per il 2019, anno nel quale Matera è stata Capitale europea della cultura, il titolo non è stato assegnato. Parma sarà la Capitale del 2020: il prossimo 12 gennaio l’apertura ufficiale dell’anno di «reggenza» alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
L’iniziativa di far partecipare Livorno alla candidatura era stata promossa dalla precedente amministrazione circa un anno fa, ma l’idea di portare avanti la candidatura è stata avallata anche dalla nuova amministrazione, che già in questi primi mesi di mandato, ha dimostrato di voler puntare sulla cultura come patrimonio per rilanciare l’economia cittadina.
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