Don Gregorio, nonostante il brutto episodio che lo ha visto coinvolto non di dà per vinto. “I mio posto è in strada e con i giovani, soprattutto se sono in difficoltà”
L’aggressione subita domenica intorno alle 22,00 dal vice parroco don Gregorio Baryn è al vaglio degli inquirenti della squadra mobile. Un luogo, quello davanti alla chiesa Santissima Annunziata dei Greci in via Olanda alla Scopaia, teatro dell’aggressione, già scenario di episodi legati alla marginalità e al disagio sociale. E’ qui che padre Gregorio cerca di portare avanti la sua opera di ‘prete di strada’, così lo definiscono da queste parti in particolari i giovani che spesso si rivolgono a lui per cercare un sostegno morale o di sostentamento.
Ma nonostante il brutto episodio il parroco non si dà per vinto e continuerà a frequentare i giovani in difficoltà. A riguardo dell’episodio lancia un appello a quei giovani (a lui sconosciuti) che lo hanno preso a pugni e bastonate. “Voglio dire a questi ragazzi – spiega Don Gregorio – che la violenza non porta da nessuna parte, servono dialogo e confronto. Si può perdere anche la pazienza ma non si deve mai ricorrere alla violenza, solo con il dialogo e la reciproca comprensione si possono risolvere i problemi”
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