“All’indomani della presentazione del nuovo ennesimo soggetto “civico” nella nostra città – si legge in una nota a firma direttivo Buongiorno Livorno – ci troviamo nuovamente costretti a fare delle puntualizzazioni in merito alle dichiarazioni che riguardano Buongiorno Livorno.
Durante la conferenza stampa di presentazione di Livorno Civica, Stefano Romboli, membro del direttivo della nuova formazione e Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, ha motivato la propria fuoriuscita da Buongiorno Livorno, affermando come la scelta è scaturita in quanto, a suo dire ‘eravamo in una bolla’”.
“Per essere chiari – prosegue la nota – la decisione di Stefano, da noi comunque rispettata e compresa, in quanto mirata e finalizzata ad un progetto politico ben definito, è stata determinata dal fatto che Stefano ha più volte proposto un avvicinamento di Buongiorno Livorno alle forze politiche che attualmente amministrano la città, ritenendo che il percorso nato dieci anni fa, in netto contrasto alle politiche del PD, si fosse esaurito, e che ci fosse la necessità invece di un avvicinamento alla coalizione di maggioranza”.
“Questa sua proposta è stata concretizzata in una mozione che l’assemblea di BL ha nettamente bocciato.
A quel punto Stefano è uscito dalla nostra organizzazione, dal momento che, non riconoscendosi più nel nostro posizionamento, lo stesso che teniamo da 10 anni, coerente e fermo, ha legittimamente cercato altri spazi e ruoli personali per lui maggiormente appaganti”.
“Probabilmente la bolla c’era, ma era lui ad esserci dentro: la nostra organizzazione – continua la nota – non solo ha continuato ad alimentare rapporti con soggetti politici esterni, ma li ha rafforzati e sviluppati, costruito collaborazioni, dentro e fuori il Consiglio Comunale, coinvolgendo nuove persone ed allargando la discussione e l’analisi politica”.
“Comprendiamo che si tenti di accampare giustificazioni rispetto a personali e repentini cambi di rotta, ma in politica, e forse in generale, sarebbe sempre preferibile assumersene la responsabilità.
Ci chiediamo, infine, come Stefano pensi di gestire il suo piccolo ma importante conflitto di interesse rivestendo un ruolo per sua natura superpartes come quella di Garante dei Diritti dell’Infanzia e, allo stesso tempo, scendere nell’agone politico come promotore del progetto Livorno Civica”.
“Ci troviamo a far sollevare un elementare principio, che ritenevamo, erroneamente, condiviso: non si può rivestire un ruolo al di sopra delle parti, o di parte terza, e allo stesso tempo decidere di schierarsi con una parte politica, mantenendo tale ruolo”.
“Da parte nostra – conclude la nota – invitiamo Romboli a fare un passo indietro rassegnando le dimissioni da Garante dell’infanzia e adolescenza e Livorno Civica a riflettere bene su questa situazione”.
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