L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha pubblicato nel suo consueto Bollettino settimanale l’annunciato via libera all’acquisizione da parte di Grimaldi Group del Terminal Darsena Toscana di Livorno. Nessun rischio di concentrazione della concorrenza né per il mercato dei servizi di terminal passeggeri di traghetti, né per i rotabili, né per i container e nemmeno per gli effetti verticali conseguenti all’operazione.
Dalla delibera pubblicata emerge però che ci sono stati terzi (l’Antitrust non rivela chi siano) che nelle scorse settimane hanno provato a ostacolare l’operazione presentando osservazioni. Questi soggetti hanno segnalato che, “anche sulla base di dichiarazioni che sarebbero state rilasciate alla stampa dai vertici del Gruppo Grimaldi, l’operazione potrebbe nondimeno avere effetti sui mercati del trasporto marittimo di container, nella misura in cui il Gruppo Grimaldi vorrà modificare l’assetto operativo di Sdt (Sintermar Darsena Toscana, ndr) e di Tdt (Terminal Darsena Toscana, ndr), riducendo gli spazi a disposizione del traffico container e rinunciando a una serie di investimenti di potenziamento del terminal per favorire il traffico di merci su rotabili e passeggeri su traghetti”. Secondo i timori espressi da queste terze parti “ciò danneggerebbe le compagnie operanti nel traffico container e ne comprometterebbe lo sviluppo dei traffici, spingendole ad abbandonare il porto di Livorno. Nel lungo periodo verrebbe compromesso il successo della costruenda Darsena Europa”.
Emanuele Grimaldi, vertice di Grimaldi Group ha assicurato che è intenzione e interesse del suo gruppo continuare a mantenere inalterata l’offerta terminalistica rivolta anche al mercato delle navi portacontainer.
L’Antitrust, a proposito di questa segnalazione giunta da terzi e relativa al timore di una perdita di traffico container, afferma che “tali osservazioni riguardano principalmente i rapporti discendenti dalla concessione” e rileva che “il quadro normativo vigente (i) in caso di modifiche del controllo del concessionario, prevede espressamente un’autorizzazione dell’Autorità di Sistema Portuale, che è soggetta alla verifica della ‘eventuale incidenza della modificazione della compagine societaria sull’attuazione del programma degli investimenti e delle attività presentate dal concessionario, nonché sul relativo piano economico-finanziario’ e (ii) conferisce all’Autorità di Sistema Portuale penetranti poteri di verifica del rispetto dei piani e degli obiettivi sulla base dei quali è stata affidata la concessione e individua una serie di possibili rimedi in caso di mancata osservanza, che giungono fino alla decadenza del concessionario e alla revoca della concessione”.
L’Agcm sottolinea quindi che “l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale dispone dunque delle prerogative e dei poteri per assicurare che il Gruppo Grimaldi gestisca il terminal container nell’interesse del mantenimento e dello sviluppo del traffico container del porto di Livorno, così come attualmente previsto nei piani di sviluppo del medesimo porto. In particolare, eventuali modifiche della destinazione degli spazi dei due terminal dovranno essere concordate con l’AdSPMTS e assoggettate al rispetto dei suddetti obiettivi di sviluppo definiti dall’AdSP-MTS stessa”.
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