Il fondale di accesso alla Darsena Toscana nello specchio d’acqua adiacente alla Torre del Marzocco ora potrà essere abbassato da 12 a 18-20 metri grazie alla rimozione dei vecchi tubi degli idrocarburi Eni, installati negli anni ’70. E’ stata utilizzata una tecnica di alta ingegneria subacquea, con l’utilizzo di un cavo diamantato, per rimuovere i vecchi oleodotti che attraversavano il canale. Oltretutto un intervento di bonifica, fondamentale per la realizzazione della Darsena Eurorpa, necessario per l’accesso a navi con maggiore pescaggio, come le maxi-portacontainer, favorendo così una maggiore competitività dello scalo labronico sullo scenario internazionale.
Gli otto grossi tubi di idrocarburi, di proprietà di Eni, attraversavano il canale dalla banchina del Marzocco alla banchina del Magnale, 135 metri di distanza, per una lunghezza totale di oltre 1000 metri. Si trattava di tubazioni realizzati negli anni ’70 ad una profondità di 15 metri, erano stati poi ricoperti con vari strati di pietrame alti 3 metri, riducendo la navigabilità del canale a 12 metri di profondità. Rimuoverli non è stato semplice: è stato necessario operare a dodici metri di profondità, dalle 23 alle 7 del mattino, con zero visibilità dovuta al buio e al fango.
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