La ‘teoria del gender’ rappresenta un pericolo per i nostri bambini”. Con questa motivazione Carlo Ghiozzi (Lega), ha presentato una mozione in consiglio comunale nella quale invita il sindaco e l’amministrazione a sospendere il percorso “Rosa, Celeste, Arcobaleno – Educare al genere”, un progetto nazionale, mirato ad educare alla parità di genere, che nella nostra città ha trovato la disponibilità di una serie di asili e scuole primarie.
Ghiozzi non è affatto favorevole all’iniziativa, addirittura la ritiene dannosa per i bambini “sottoposti a un vero inganno causato dalla disinformazione”.
Ghiozzi: “Cosi’ si annulla l’identità sessuale”
“Così facendo si annulla l’identità sessuale di ogni singolo individuo imponendo di dire non più ‘maschio’ o ‘femmina’, ma ‘io mi sento’. A testimonianza di ciò, vi è uno studio di pediatri americani i quali sostengono come l’ideologia gender sia un pericolo per i bambini e nuoccia gravemente alla loro salute“. Ghiozzi si rivolge al sindaco chiedendogli di “ritirare dalle scuole libri e materiali che promuovono la cosiddetta teoria del gender”.
Ecco la mozione
Livorno, lì 2 Ottobre 2019
Alla Cortese Attenzione
Sindaco di Livorno
Oggetto: Mozione. Richiesta di immediata sospensione nelle scuole comunali del progetto “Rosa Celeste Arcobaleno – Educare al genere”
Visto il progetto “Rosa, Celeste, Arcobaleno – educare al genere tra differenze e complessità” sponsorizzato da un altro progetto denominato “Educare alle Differenze”;
Considerato che nel Comune di Livorno sono state coinvolti nel progetto Centri Comunali dell’Infanzia (Il Girasole, il Giardino di Sara, Il Piccolo Principe), Nidi comunali (Coccinella, Pirandello) e privati convenzionati (Mondo infanzia Blu), Scuole dell’infanzia comunali (Bimbiallegri, La Rosa) e statali (La Palazzina), Scuole Primarie (Carducci, De Amicis, Lambruschini) e Secondarie (Bartolena);
Considerato che in alcune province, come quella di Trento, tali simili progetti sono stati bloccati dalle Istituzioni perché volte ad introdurre la “Teoria gender” nelle scuole;
Considerato che la regione Lombardia ha approvato una mozione dove si chiedeva alla giunta di intervenire sulle autorità scolastiche a livello regionale e provinciale perché vengano ritirati dalle scuole libri e materiali che promuovono la cosiddetta “teoria del gender”;
Considerato che l’applicazione della “teoria del gender” nelle scuole può essere attuata mediante progetti chiamati “educativi”;
Considerato che tali teorie, mascherandosi come “educazione alla parità di genere”, in realtà molte volte sembrano trattarsi di mera propaganda e di una volontà di annullare l’identità sessuale di ogni singolo individuo;
Considerato che secondo tali teorie, i generi “maschile” e “femminile” sono impostazioni culturali della società, che non riguardano la natura umana. “Maschio” e “Femmina” sono diversi solo perché obbligati ad esserlo da famiglia, società e scuola. Ogni individuo nascerebbe “NEUTRO” al di là del proprio sesso biologico e ciò che conta è la percezione che la persona avrebbe di sè. La teoria del Gender vuole, come imposizione dall’alto, che tutti noi, compresi i bambini, non diciamo più “io sono maschio” o “io sono femmina”, ma “io sono come mi sento”.
Considerato che tali teorie non sono solo contrarie al diritto naturale ma sono anche anti scientifiche in quanto l’umanità è sempre stata caratterizzata dalla differenza morfologica fra individui appartenenti alla stessa specie ma di sesso differente, maschio/femmina.
Considerato che le famiglie spesso non sono informate su cosa sia questa “teoria del gender” e di cosa si vuol insegnare, ad oggi e in futuro, ai propri bambini, con la conseguenza di sottoporre, di fatto, i genitori e i figli a un vero inganno causato dalla disinformazione e dalla non informazione;
Considerato che in alcune scuole si vogliano proporre fiabe come: “Perchè hai 2 mamme/papà” o altre che promuovono apertamente la transessualità, come “Nei panni di Zaff”, invitando i bambini a “scegliere il proprio genere” ignorando le proprie origini biologiche.
Considerato che in un proprio intervento alle Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu a New York ha dichiarato che “Sostituire questa identità di genere al sesso biologico ha forti ricadute non solo in termini di diritto, educazione, economia, salute, sicurezza, sport, lingua e cultura, ma anche in termini di antropologia, dignità umana, diritti umani, matrimonio e famiglia, maternità e paternità nonché sulle sorti stesse delle donne, degli uomini e soprattutto dei bambini”;
Considerato che i pediatri americani hanno dichiarato che l’ideologia gender è un pericolo per i bambini e nuoce gravemente alla loro salute, in particolare l’American College of Pediatricians sollecita gli educatori e i legislatori a rifiutare tutte le politiche che condizionano i bambini ad accettare come normale una vita di imitazione chimica e chirurgica del sesso opposto in quanto sono i fatti e non l’ideologia a determinare la realtà.
Considerato che l’American College of Pediatricians in sintesi dichiara che:
- La sessualità umana è oggettivamente binaria: xx=femmina, XY= maschio.
- Nessuno è nato con un genere, tutti sono nati con un sesso.
- Se una persona crede di essere ciò che NON è, questa situazione è da considerare quantomeno come uno stato di confusione.
- La pubertà non è una malattia e gli ormoni che la bloccano possono essere pericolosi.
- Il 98% dei ragazzini e l’88% delle ragazzine che hanno problemi di identità di genere durante la pubertà li superano riconoscendosi nel proprio sesso dopo la pubertà.
- L’uso di ormoni per impersonare l’altro sesso può causare sterilità, malattie cardiache, ictus, diabete e cancro.
- Il tasso di suicidi tra i transessuali è 20 volte superiore a quello medio, anche nella Svezia che è tra i paesi più LGBT-favorevoli del mondo.
- E’ da considerarsi abuso sui minori convincere i bambini che sia normale impersonare l’altro sesso mediante ormoni o interventi chirurgici.
Il Consiglio Comunale di Livorno
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta:
- A sospendere immediatamente il progetto “Rosa, Celeste, Arcobaleno – Educare al genere” in tutte le scuole comunali di ogni ordine e grado.
- Ad intervenire sulle autorità scolastiche a livello regionale e provinciale perché vengano ritirati dalle scuole libri e materiali che promuovono la cosiddetta “teoria del gender”, considerata un pericolo per i bambini.
Il Consigliere Comunale
Gruppo Lega Salvini Premier
Carlo Ghiozzi
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