Giorni di angustie per le aggressioni verbali e fisiche subite e giorni in cui la Polizia penitenziaria si riscatta. Malgrado lo stress dovuto a fronteggiare eventi critici provocati da persone detenute affette da patologie psichiatriche e trasferite da altri istituti per avere portato a termine condotte violente, che ormai rimpinguano la cronaca curata da innumerevoli testate giornalistiche del territorio nazionale, il reparto di Polizia penitenziaria del carcere livornese ancora riesce a portare a segno brillanti operazioni – a darne notizia è la Segreteria Provinciale della UIL PA – Polizia penitenziaria di Livorno -. Quella di stamattina è senza ombra di dubbio un risultato straordinario conquistato con molta pazienza, perseveranza e, non per ultima, professionalità. Da giorni i Poliziotti erano sulle tracce di telefoni cellulari di ultima generazione, entrati nel penitenziario, posseduti e usati illecitamente nelle camere di pernottamento. Grazie alla capacità di intercettarli e alla rapidità di azione degli operatori, è stato possibile rinvenire i dispositivi, che probabilmente venivano utilizzati anche con finalità criminose, ma su questo aspetto sarà l’Autorità Giudiziaria a far luce. Bisogna dare atto, il personale lo merita, – aggiunge la UIL – che nonostante il perenne esiguo numero di unità disponibili in servizio ed la cifra elevata di persone detenute ospitate rispetto alla ricettività, il reparto di Polizia Penitenziaria della Casa circondariale continua a perseguire con esito positivo operazioni eccellenti come questa, che garantiscono la tenuta dell’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario e il prezioso contributo alle altre Forze dell’Ordine nel contrasto alla criminalità. Questo è possibile – sottolinea il Sindacato – solo perché i Poliziotti svolgono il loro lavoro con abnegazione, buon senso e fedeltà alla Repubblica e agli obiettivi che essa si prefigge! Se dovesse assolvere ai suoi compiti facendo leva sull’attenzione che l’Amministrazione penitenziaria dedica al suo benessere, allora, signori lettori, staremmo a raccontare solo di demotivazione, avvilimento e sicurezza interna e pubblica fortemente compromesse. Ai colleghi che hanno partecipato all’operazione mattutina e a tutto il personale di Polizia penitenziaria della Casa circondariale di Livorno vanno le nostre congratulazioni e un grazie per aver confermato di essere un Corpo di Polizia dello Stato presente, preparato e efficiente.
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