“A ciascun giorno la sua pena” disse Gesù nel discorso della montagna e per quello che riguarda l’estate calcistica Italiana, segnatamente la Serie B, non si può che essere d’accordo.
Le novità di ieri sono sostanzialmente due:
- I cinque club esclusi dal ripescaggio (Catania, Siena, Novara, Pro Vercelli, Ternana) eccetto l’Entella che si è dissociata, hanno firmato un’istanza al Governo “alla luce dei ricorsi pendenti davanti al Tribunale Federale della FGCI contro il blocco dei ripescaggi e di quelli davanti al Tar contro le decisioni del Collegio di Garanzia del Coni” per essere riammessi al Campionato di Serie B mediante l’adozione di un provvedimento straordinario, al fine di azzerare tutti i contenziosi, ricordando come la stessa cosa avvenne nel 2003 quando il Governo di allora intervenne conferendo alla FGCI ed al Coni un potere straordinario per garantire l’avvio della Serie B (anche allora c’era di mezzo il Catania) e risolvere una situazione eccezionale che è determinata da un contenzioso posto in essere a causa del fatto che la FGCI è commissariata ed il Coni non ha assunto alcuna iniziativa atta a far partire regolarmente i campionati; nel proseguio si chiede anche se non sia ipotizzabile il commissariamento del Coni stesso!
Al di là del suggerimento finale, certo non politicamente corretto, una cosa va subito notata e si tratta di una distorsione evidente anche nelle molte trasmissioni televisive che parlano di queste vicende: la continua ed inspiegabile sottovalutazione delle parti che si oppongono ai ripescaggi in B. Come si fa a ritenere che, accolta eventualmente l’istanza delle ricorrenti, vengano azzerati tutti i contenziosi? Ma non l’hanno ancora capito che “dall’altra parte” ci sono 19 squadre e la FGCI che si opporranno in tutte le sedi, come hanno fatto finora, all’allargamento della Serie B?
Il Governo per ora non ha risposto ufficialmente, certo è una situazione che più si aspetta e maggiormente si complica, con aggiunte che sembravano inimmaginabili. Abbiamo già detto della decisione del Collegio di Garanzia del Coni che ieri aveva accolto l’istanza dell’Entella contro la penalizzazione del Cesena che, a rigor di logica, dovrebbe riammettere i luguri in Serie B; infatti il Presidente della Lega di Serie C Gravina ha ieri disposto il rinvio delle partite dell’Entella stessa.
Ma oggi c’è un’altra questione che balza in evidenza e siamo alla seconda novità:
2) un ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni dalla vecchia società dell’Avellino contro il Palermo, la stessa FGCI e l’Arzachena a causa della delibera con la quale Fabbricini aveva concesso un mese di tempo alle società che si erano avvalse di fidejussioni Finworld per regolarizzare la propria posizione, mentre l’Avellino stesso in situazione analoga è stato escluso dalla Serie B e condannato a ripartire dai dilettanti. Qual’è la richiesta dell’Avellino al Collegio di Garanzia? In prima istanza di accertare la legittimità della delibera di Fabbricini datata 30 Agosto 2018 e, per effetto dell’accertata illegittimità, la riammissione in Serie B anche in sovrannumero. Dunque se tutte queste richieste venissero accolte avremmo una B a 26 squadre!
Appare evidente come ogni giorno che passa aumenti la confusione in campo e come diventi sempre più difficile accontentare tutti come fu fatto nel 2003, i nodi sono arrivati al pettine e la mano si è fermata. Per risolvere la situazione ci vuole una decisione che ‘scontenti qualcuno’, vedremo chi avrà il coraggio di prenderla.
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