Aveva ottenuto oltre 100mila euro di finanziamenti falsificando documenti. A”L’Altra Mela”, negozio in via Cosimo del Fante, aveva tentato di acquistare pc e iPhone.
Si è avvalso di oltre 50 documenti falsi per ottenere finanziamenti e compiere truffe in varie zone d’Italia. Ha tentato pure in un negozio livornese per acquistare un computer della Apple e un iPhone. Nella serata di venerdì 26 aprile, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Livorno, guidato dal tenente Marco Saccà, dopo averlo rintracciato a Foligno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 34enne napoletano per i reati di truffa, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e ricettazione.
Le indagini dei militari hanno avuto inizio a maggio 2018, quando il responsabile del negozio “L’Altra Mela” di Livorno, in via Cosimo del Fante, aveva segnalato che si era presentato un giovane che intendeva acquistare dei prodotti chiedendo di effettuare il pagamento mediante un finanziamento e che, durante la compilazione della richiesta, la banca dati della società finanziaria segnalava l’operazione come possibile truffa.
I militari della Sezione operativa giungevano tempestivamente sul posto, dove riuscivano a identificare l’uomo che stava tentando l’acquisto di un computer Apple e di un I-Phone 8 Plus per un valore di 4.348 euro. Per stipulare la richiesta di finanziamento il truffatore utilizzava una carta d’identità, una tessera sanitaria e una certificazione Inail, tutte contraffatte. La carta d’identità, in particolare, riportava l’effige fotografica del reo, che non corrispondeva alla reale identità.
I carabinieri iniziavano ad approfondire le indagini, procedendo a ulteriori accertamenti con diverse società finanziarie per verificare se ci fossero stati altri finanziamenti percepiti con le medesime modalità. Si accertava che da due società finanziarie il giovane aveva ottenuto l’erogazione di finanziamenti per importi di 33.154 euro e di 64.372 euro.
Sette persone, di cui il truffatore aveva utilizzato l’identità per l’erogazione dei finanziamenti, hanno sporto denuncia per l’uso abusivo della loro identità. Da quanto emerso durante le indagini, verosimilmente, il materiale elettronico acquistato con i finanziamenti concessi a nome di altri soggetti era destinato a una successiva cessione ad altre persone. L’uomo si è avvalso di oltre 50 identità diverse per compiere i reati contestati, operando in varie parti del territorio nazionale.
Le attività dei militari dell’Arma, protrattesi nei mesi in continua sinergia e sotto la direzione della procura della Repubblica di Livorno, hanno posto in rilievo le esigenze cautelari, che hanno consentito al giudice per le indagini preliminari di ritenere la custodia cautelare in carcere l’unica misura in grado di spezzare efficacemente la rete di rapporti ed attività illecite condotte dall’indagato.
La cattura è avvenuta a Foligno, congiuntamente al personale della Sezione operativa della locale Compagnia dei Carabinieri, allertato dai militari livornesi della possibile presenza in loco del catturando, in ragione di alcune operazioni di richiesta di finanziamento sospette effettuate nella zona. Lo stesso è stato arrestato per l’esecuzione della misura e, nella circostanza, è stato sottoposto a un fermo di indiziato di delitto un altro ventiseienne napoletano, probabile complice, che è stato trovato in possesso di altri documenti contraffatti, reato per cui procederà la procura della Repubblica di Spoleto competente in loco.
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