In occasione della giornata internazionale per il diritto alla casa, l’Unione Inquilini invia una lettera al primo cittadino e congiuntamente alle forze politiche consiliari, affinchè venga deliberato urgentemente un piano di assegnazione di alloggi a favore di famiglie costrette a vivere in situazioni di emergenza abitativa. Di seguito la lettera a firma di Daria Faggi (presidente Unione Inquilini).
Troppi ritardi omissioni rimpalli di responsabilità, nonché un imbarazzante rovesciamento di ruoli amministrativi e politici, sta vanificando gli impegni elettorali presi dal sindaco Nogarin sul diritto alla casa, per la soluzione della gravissima emergenza abitativa.
Nella riunione della quinta commissione di mercoledì 07/10/2015 il dirigente tecnico Arch. Maurri, ha finalmente fatto giustizia di un grave equivoco, dichiarando che l’edificio della Chiccaia è certo in cattivo stato di manutenzione, che l’impiantistica non è a norma (come in altre centinaia di case abitate da famiglie livornesi) ma non è assolutamente pericolante né tantomeno inagibile.
Ha ribadito che è ristrutturabile e che la scelta di sostituirlo è legata unicamente ad analisi dei costi, che con questa modalità d’intervento sono più contenuti (certo si perdono più di metà delle attuali unità abitative !). Con buona pace del PD che si ostina a dichiararlo inagibile e pericolante…. .
Illuminante il contributo del dirigente dell’ufficio casa, da cui si evince che intanto abbiamo perso la possibilità di usare una quota dei 30 alloggi già liberati, oggi resi inagibili da Casalp, per i ritardi e le incertezze dell’Amm. Comunale.
Infatti, trattandosi d’immobile inserito nel piano di recupero, essendo destinato a demolizione, gli alloggi sgomberati non sono più annoverabili come patrimonio ERP né assegnabili neppure a titolo provvisorio, ma nessuna normativa esistente impedisce un utilizzo come alloggiamento temporaneo per motivi urgenti e indifferibili come la necessità di fornire un riparo di soccorso per gli sfollati con forza pubblica, inseriti dalla A.C. In un percorso da casa a casa, in un frangente di grave terremoto sociale (70 esecuzioni in soli due mesi) che ha prosciugato le risorse assegnabili.
Dice l’ufficio casa competente “la chiarezza della destinazione d’uso la tempistica (delle esecuzioni) può giustificare l’uso (di riparo e di soccorso degli sfollati) indicando il numero di unita abitative e i tempi di tale uso “.
Altrove nel promemoria del dirigente, si chiarisce che a fronte delle 36 famiglie che verranno spostate (10/15 ottobre ?) nei nuovi immobili di Corea, restano 40 famiglie per la cui ricollocazione si stima necessario un anno e mezzo.
Dunque per l’uso delle 36 abitazioni, basterebbe “che presentino sufficienti condizioni di abitabilità” ovvero servizi igienici e acqua corrente e la corrente elettrica.
In mancanza di requisiti di sicurezza, il salvavita può essere istallato a cura della famiglia che viene soccorsa, per ragioni di salute, famiglia che nell’atto di accettazione prende atto dello stato dei locali, ovvero dell’assenza d’impianto gas, chiuso per ragioni di sicurezza e della necessità di istallare un salvavita all’impianto elettrico esistente.
È DUNQUE DEL TUTTO EVIDENTE:
· CHE L’USO TEMPORANEO PER EMERGENZA ABITATIVA È AMMISSIBILE E NECESSARIO (non avendo al momento nessuna altra struttura emergenziale a disposizione) CHE È SUFFICIENTE GARANTIRE L’ACQUA E LA CORRENTE ELETTRICA CON SALVAVITA A CARICO DELLA FAMIGLIA DA ALLOGGIARE PER URGENTE E INDIFFERIBILE NECESSITÀ, E DUNQUE NON CI SONO COSTI AGGIUNTIVI PER LA COLLETTIVITÀ.
· CHE NON ESSENDO ASSEGNABILI NON SI SOTTRAGGONO RISORSE ERP.
CHE SOLO UNA SCARSA E DIFETTOSA INTESA TRA STRUTTURA AMMINISTRATIVA E SINDACO ELETTO, UNA NON SUFFICIENTE INFORMAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE E UN NON SUFFICIENTE COINVOLGIMENTO DEI SINDACATI CASA, HA PRODOTTO UNA CRISI GRAVE DI RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA E MESSO A RISCHIO L’INCOLUMITÀ FISICA DELLE PERSONE SFOLLATE SENZA PIU UN TETTO.
CHIEDIAMO
AL SINDACO
di deliberare con urgenza per l’uso delle 36 abitazioni di chiccaia;
AI CAPOGRUPPO DI 5STELLE -BUONGIORNO LIVORNO – CITTÀ DIVERSA
di presentare e votare una mozione che dichiari la volontà di un uso della Chiccaia, nei limiti indicati dai dirigenti e nelle modalità elencate nel presente documento che l’Unione Inquilini consegna in occasione della giornata di lotta internazionale per il diritto alla casa a sindaco, capogruppo, e stampa.
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