Ricorrenza speciale in casa Livorno: Andrea Luci spegne 40 candeline. Il capitano degli amaranto è nato a Piombino (Livorno) il 30 marzo 1985. La bandiera amaranto è ancora in prima linea a lottare per tenere vivo il sogno promozione in serie C dopo cinque anni. Nonostante avesse già trascorso ben dieci stagioni nella città labronica dal 2010 al 2020, il suo legame con la piazza amaranto si è cementato dal suo ritorno, nel dicembre del 2021. Anno in cui l’AS Livorno Calcio venne esclusa dalla serie D, lui ha accettato di guidare la risalita dei labronici dai polverosi campi dell’Eccellenza verso il professionismo. Nell’arco di quattordici stagioni, ha conquistato cinque promozioni e ha raggiunto le 415 presenze in amaranto, diventando il calciatore del Livorno e della storia del club con più presenze superando un totem come Mauro Lessi, fermo a 369. Dopo aver vissuto l’amarezza del fallimento societario nel 2021, la sua storia con la città dei Quattro Mori è continuata con l’avvento della nuova proprietà targata Paolo Toccafondi che lo ha convinto a tornare a Livorno anche in Eccellenza. Una decisione con cui ha dimostrato di ricambiare la stima incondizionata dell’ambiente labronico. Oggi la nuova società del presidente Joele Esciua e i dirigenti amaranto hanno voluto continuare a fare di Luci l’uomo simbolo del Livorno affidandogli il ruolo di capitano, mettendolo al centro di un progetto che prevede di riportare tra i professionisti il club amaranto. In questa stagione, in campionato, Luci ha segnato due reti, un assist e 15 presenze. La sua importanza per la squadra di Indiani è incontestabile poiché sa leggere le partite, sa cambiare a proprio piacimento il ritmo con le sue giocate, specie quelle a favore dei compagni. Luci è entrato immediatamente nel cuore dei tifosi amaranto. Nonostante l’età non più verde già al momento del suo acquisto, ha dimostrato in campo e fuori le sue immense qualità tecniche e umane. Generoso, umile, non è un caso che sia definito dal suo mondo un “professionista esemplare”. Ad Andrea Luci, doppi auguri e una lunga vita in amaranto!
di Carlo Pannocchia
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