Si è celebrata questo sabato mattina (1° luglio), la festa del 272° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Municipale di Livorno. Nel parco di Villa Mimbelli, oltre al sindaco Filippo Nogarin e al comandante Riccardo Pucciarelli, erano presenti le principali autorità civili e militari cittadine.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati gli encomi attribuiti al personale che si è distinto per meriti di servizio nel corso dell’anno e i riconoscimenti a coloro che invece hanno raggiunto i limiti di età e sono andati in pensione. I presenti, tra cui molti cittadini, hanno avuto anche modo di osservare da vicino i veicoli e le apparecchiature tecnologiche in dotazione al corpo: autovelox, etilometro e street control. E hanno ricevuto l’opuscolo (in allegato qui sotto) con la sintesi del lavoro fatto nell’anno e dei risultati raggiunti dai vari reparti della Polizia Municipale.
Questi i nomi degli agenti che hanno ricevuto oggi un elogio e in allegato qui sotto tutte le motivazioni:
David Barsotti
Pier Paolo Leoncini
Fabio Calvelli
Riccardo Palladini
Federico Carocci
Jonathan Davitti
Valerio Agliata
Maurizio Sola
Maria Giovanna Causarano
Marco Iacoponi
Debora Adimari
Massimo Nicoletti
Marco Vaccai
Stefano Sicilia
Matteo Manzi
Elena Grimaldi
Stefano Marconi
Irene Tafi
Daniele Spinetti
Barbara Venchi
Queste le parole del sindaco Nogarin ai presenti: “Buongiorno a tutti. Saluto le autorità civili, militari e religiose. Saluto il Comandante del Corpo della polizia municipale. Ma soprattutto saluto voi agenti, che ogni giorno vi dannate l’anima sulle strade per far rispettare le regole in una città che la vulgata popolare vuole anarchica e allergica alle imposizioni, ma che in realtà si sta trasformando piano piano.
Questa amministrazione ha deciso di promuovere e favorire questa trasformazione e per farlo ha deciso di puntare forte su di voi. E lo dimostra il piano assuntivo che abbiamo varato lo scorso anno e che porterà da qui al 2018 a rinfoltire i ranghi del Corpo di polizia municipale con l’ingresso di 20 nuovi agenti. Non basta, lo sappiamo benissimo. E non basta anche perché ormai non sono più soltanto i sindaci ad aver capito quanto è importante il lavoro della polizia municipale.
Da qualche tempo a questa parte il governo centrale ha deciso di mandare in soffitta l’immagine del vigile urbano, incaricato di dirigere il traffico, trasformandolo nel primo e principale attore incaricato di garantire l’ordine pubblico in città. Oggi l’agente di polizia municipale si occupa di contrastare l’abusivismo commerciale, di sgomberare le case popolari occupate, di effettuare le indagini su chi abbandona i rifiuti in mezzo alla strada, di sanzionare chi non rispetta le ordinanze sindacali in materia di vendita di alcolici di notte.
Siete diventati insomma tutori dell’ordine a tutto tondo e ora, con l’emanazione della circolare del capo della Polizia di stato, Franco Gabrielli, avete anche il compito di vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza da adottare in occasione degli eventi di piazza. Lasciatemelo dire molto chiaramente. Questo è certamente un riconoscimento importante del ruolo del Corpo della polizia municipale, ma è anche un modo attraverso il quale lo stato centrale intende delegare agli enti locali sempre più compiti che fino a ieri erano in capo a Roma. E questo va benissimo. Noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte e lo è sicuramente anche il vostro Comandante.
Ma non può funzionare così. Se vogliamo assolvere a questo nuovo ruolo che il governo ha deciso di cucirci sopra, c’è bisogno di regole certe, che per il momento nei provvedimenti emanati dal Viminale non sono così chiare, e soprattutto c’è bisogno di risorse. Risorse economiche e risorse umane. Servono soldi, insomma, per assumere gli agenti necessari a svolgere questo tipo di compiti e servono risorse per incaricare professionisti all’altezza di redigere piani della sicurezza ad hoc, indispensabili a garantire l’incolumità dei cittadini in occasione delle manifestazioni pubbliche.
Come al solito però in questo paese prima si prendono i provvedimenti sull’onda dell’emozione o di fatti contingenti e poi si scarica sugli altri la responsabilità di farli applicare. Ma non c’è problema, insieme abbiamo le spalle abbastanza larghe per reggere il peso di queste nuove responsabilità. Personalmente mi auguro che questo corrisponda anche in termini di legge di Stato ad un inquadramento pari in tutto e per tutto a quello delle altre forze che concorrono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
E diciamocela tutta. I cittadini si fidano degli agenti della polizia municipale. Magari a volte vi guardano male perché state sanzionando un loro comportamento scorretto, ma il rispetto e la fiducia, quelli non sono in discussione. Ecco perché penso che il governo abbia fatto bene nel corso del tempo ad affidare a voi un ruolo sempre più di peso. Ed ecco perché da sindaco ho deciso di puntare con convinzione sul vostro lavoro e sulla vostra professionalità per imprimere quel cambiamento, anche dei costumi, di cui Livorno ha un gran bisogno. E non ho dubbi: insieme raggiungeremo l’obiettivo”.
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