Denunciati i titolari di 4 money transfer di Livorno, Cecina e Grosseto, gestiti da due fratelli che utilizzavano l’identità di clienti occasionali o persone ignare per intestare loro false transazioni di denaro così da garantire l’anonimato ai veri clienti, eludendo la normativa antiriciclaggio. Le indagini sono state condotte dalle fiamme gialle di Livorno, che hanno denunciato i due per: possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, ricettazione, mancata osservanza degli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dall’attuale normativa in materia di prevenzione e contrasto dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Sono state monitorate quasi 25mila transazioni di denaro, per un importo di oltre 5,6 milioni di euro. Secondo gli investigatori, si tratterebbe di un vero sistema di frode per attribuire trasferimenti fittizi fuori dai confini nazionali, attraverso documenti falsi, rubati o smarriti e con i dati di soggetti ignari. Le operazioni illecite acclarate sarebbero 534, per 228mila euro. I money transfer sono stati segnalati all’Oam per la cessazione dell’attività.
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