Dal fronte banchine, anche i lavoratori di LTM (azienda del settore RoRo) incroceranno le braccia venerdì 4 marzo per l’intera giornata. Lo sciopero è stato indetto unitariamente dalle categorie dei trasporti Filt CGIL, Uiltrasporti e Fit Cisl. Le motivazioni alla base dello sciopero sono molteplici: prima fra tutte la grande preoccupazione, non mitigata dai diversi incontri con la società presso la sede di confindustria, inerente il sostanzionso calo di lavoro che negli utlimi anni fa apparire la gestione aziendale come debole e insufficiente. Ad essa si aggiunge la mancanza di una strategia complessiva, volta anche a migliorare le condizioni organizzative, che più volte è stata annunciata ma mai concretamente presentata.
L’azienda ha preferito, in spregio alla contrattazione collettiva Nazionale e Aziendale, proseguire con interventi unilaterali e incomprensibili dal punto di vista dei lavoratori, che hanno avuto come unico effetto quello di smontare ciò che con l’azienda si è costruito negli anni.
I lavoratori e le loro rappresentanze hanno adempiuto, pur contestandone il metodo, a tutte le richieste aziendali, anche quelle relative agli aumenti dei carichi di lavoro, oggi al limite della sicurezza e quindi non più tollerabili, che non coincidono con quanto denunciato dalla società in merito a un esubero di personale. Non siamo più disponibili ad assistere al lento declino della società che appare oggi senza un progetto e senza una possibilità di guida.
Siamo disponibili ad affrontare una discussione basata sul rispetto delle relazioni sindacali, che ripristini gli accordi già condivisi e sottoscritti ed eventualmente rivedibili, rispetto a un patto solido per il futuro, che chiarisca, una volta per tutte le prospettive, comprese le dovute garanzie occupazionali.
In mancanza di confronto i lavoratori di LTM incroceranno le braccia venerdì 4 marzo.
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