In commissione lavoro di questo mercoledi, l’Assessore Martini ha fatto un appello al Commissario Gallanti affinché partecipi, come capofila del territorio, per attivare un progetto di lavori di pubblica utilità.
Il Presidente della Regione Enrico Rossi ha già annunciato che uscirà, a breve, un avviso per finanziare nuovamente progetti di pubblica utilità.
Nonostante i tanti tentativi fatti dal Comune affinché fosse modificato il bando regionale per consentire agli enti locali del territorio di partecipare l’orientamento regionale è rimasto quello di confermare la stessa impostazione del bando del 2015.
Questo significa che il Comune, così come molti altri enti locali costieri, non sarà in grado di partecipare perché ha già quasi raggiunto i limiti di assunzioni consentiti dalla legge per il tempo determinato.
Non solo. La quota di cofinanziamento regionale è stata ridotta al 65% rispetto allo scorso anno e questo mette a dura prova le casse degli enti locali.
A ciò si aggiunge il fatto che non è stato ancora trovato il modo di coinvolgere soggetti privati nei lavori di pubblica utilità.
Questa nuova opportunità offerta al territorio non deve comunque essere sprecata.
E dunque chi meglio della’Autorità portuale, magari anche attraverso le proprie partecipate, Porto 2000 e la Agenzia per il Lavoro Portuale, potrebbe costruire percorsi formativi e professionalizzanti per operare all’interno del porto?
Sicuramente dare a un disoccupato la possibilità di inserire anche solo l’esperienza di pochi mesi di lavoro in porto nel proprio curriculum è altamente qualificante, anche in considerazione dell’altissimo livello di specializzazione che hanno le attività formative svolte dalla Port Authority.
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