Anche quest’anno il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo organizza le aperture straordinarie del 1° maggio nei musei, aree archeologiche e monumentali e anche nelle biblioteche ed archivi che hanno sede in edifici monumentali. L’Archivio di Stato di Livorno, che ha sede nel palazzo del Governo, monumentale edificio in stile razionalista che si colloca in un centrale contesto edilizio fra il centro storico e la vecchia darsena marittima, partecipa alle riaperture rievocando la partecipazione della città alla Prima guerra mondiale, nell’ambito delle commemorazioni per il Centenario della stessa. Alle 9.30 sarà presentata la mostra I livornesi alla Grande Guerra. Immagini dall’Archivio di Stato di Livorno, dove sono esposti significativi documenti, tratti dai fondi archivistici posseduti, sullo spirito pubblico dei combattenti e l’attività di sostegno agli stessi e alle loro famiglie, a Livorno e anche a Tunisi, dove era un’autodefinita “colonia” di italiani (livornesi). Sono esposte anche alcune pagine di quotidiani, come “Il Telegrafo”, “Il Corriere di Livorno” e “Le Matin”, degli anni 1914-1918, oltre a medaglie commemorative e attestati di benemerenza.
L’ambito cronologico dei documenti arriva all’immediato dopoguerra. Per completare “in voce” la rievocazione del periodo e soddisfare curiosità, alle 10.30 il professor Fabrizio Amore Bianco, dell’Università di Pisa, terrà poi una conferenza dal titolo Voci dell’interventismo livornese, dallo scoppio del conflitto al “maggio radioso”.
L’iniziativa ha ottenuto il logo ufficiale del Centenario della Prima Guerra mondiale dalla Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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