Maxi inchiesta internazionale delle “Fiamme Gialle”: droga dal Sudamerica sbarcata nel porto di Livorno.
Tonnellate di cocaina nei container di ananas che dal sud America forniscono l’Europa e gli Stati Uniti arrivando per il porto di Livorno, corrieri che ingeriscono ovuli pieni di banconote da 500 euro, gruppi terroristici a protezione dei carichi di droga, contatti diretti tra ‘ndrangheta e narcos colombiani: l’indagine della Guardia di Finanza con la polizia nazionale colombiana e la Dea americana, evidenzia i frutti della collaborazione tra i diversi paesi per combattere le grandi organizzazioni internazionali che gestiscono il traffico di droga.
La maxioperazione si è conclusa giovedì 30 giugno, con l’arresto di 33 persone, 11 in Italia e 22 in Colombia, e il sequestro di 11 tonnellate di cocaina che, se immesse sul mercato, avrebbero fruttato 3 miliardi. La droga, nascosta in container di ananas e manioca, arrivava al porto di Livorno per poi essere smistata.
«È una delle operazioni più importanti degli ultimi anni» ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti. L’indagine infatti «dimostra per la prima volta in modo significativo l’importanza di indagare non solo sui carichi di cocaina ma anche sulle transazioni che li muovono». Ma c’è anche un secondo aspetto altrettanto importante: «la lotta al terrorismo è efficace quando si agisce contrastando le attività che lo finanziano».
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