La polemica tra Nogarin e il direttore generale coinvolge anche i sindacati, e il sindaco alle accuse mosse nei suoi contronti risponde: «Basta con le illazioni e le mezze frasi». «Se i sindacati – avverte Nogarin – o qualsiasi altro dipendente comunale sono a conoscenza di fatti specifici in grado di circostanziare le accuse piovute su questa amministrazione di creare un clima di terrore all’interno del Comune, è bene che parlino chiaro».
«Noi – ribadiscono sindacati e rsu – abbiamo cercato di rappresentare questo malessere anche ai consiglieri della prima commissione e si esplicita con le oggettive difficoltà nella definizione dell’accordo integrativo aziendale, nei ritardi della firma per l’erogazione della produttività 2015 e altro ancora». Anche sulle politiche del personale, pur disponendo di disponibilità, secondo Cgil, Cisl e Uil, «si sono avute risposte non adeguate, tempi lunghi e poca progettualità».
«A noi – concludono – il quadro appare chiaro e preoccupante: questa amministrazione non sopporta una dirigenza che la legge italiana e il contratto nazionale di lavoro vuole autonoma e responsabile. La necessità di fare a meno del direttore generale è racchiusa all’interno di questo concetto».
«È incredibile – replica Nogarin – che i sindacati prendano per buone le accuse del direttore generale. Tutte le decisioni prese da questa amministrazione dal momento del suo insediamento avevano l’unico obiettivo di rendere sempre più efficiente la macchina amministrativa. I tagli ai trasferimenti statali e regionali ci hanno imposto di azzerare il fondo per nuove assunzioni in Comune, che non avremmo comunque potuto fare a causa dei blocchi imposti per la ricollocazione del personale delle province».
Infine, il primo cittadino spiega: «l’amministrazione ha già aperto un confronto con i sindacati che auspichiamo possa proseguire in modo propositivo e costruttivo». «Ogni accusa o allarmismo – conclude Nogarin – al momento è fuori luogo. È bene però chiarire un punto: il compito dei i dirigenti è quello di tradurre in atti amministrativi le linee guida che arrivano dalla parte politica. Ben venga il confronto, anche aspro, ma ciascuno deve rispettare il proprio ruolo».
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