E’ vero che la squadra scesa in campo venerdi sera all’Ardenza era infoltita di rincalzi, è anche vero che siamo a fine luglio e la preparazione adottata da mister Foscarini in questa prima fase è stata improntata sulla resistenza fisica e manca ancora brillantezza nelle gambe degli amaranto; ma è anche vero che il campionato di Lega Pro è rappresentato sopratutto da forza fisica e aggressività, caratteristiche che non sembrano nel dna di molti giovani amaranto.
Le vespe di Castelammare di Stabia hanno mostrato a tutti noi come sarà il campionato di Lega Pro: cattivo, aggressivo, concreto e senza troppi fronzoli, un campionato che richiede esperienza, compattezza di squadra e consistenza fisica negli elementi che compongono la rosa.
Caratteristiche che gran parte degli uomini di mister Foscarini non possiedono, vuoi per la giovane età di molti di loro, vuoi per l’inesperienza nella categoria di alcuni.
Il campionato di Lega Pro sarà più difficoltoso di quanto si pensi, non conteranno le giocate sopraffini o i gesti tecnici da applausi, ma tenacia, corsa ed agonismo, quasi al limite della violenza. Se si vuol vincere il campionato queste dovranno essere le caratteristiche dei giocatori: non troppo giovani (dai 26 anni ai 30), con esperienze di categoria alle spalle, abituati a lottare nei campi infuocati della serie C. Al contrario dei giovani usciti dalle “giovanili” potrebbero trovare difficoltà se non inseriti graduatamente in un gruppo di elementi esperti.
E’ per questo che Spinelli e Ceravolo dovranno ricorrere ancora al mercato, alla ricerca di due o tre elementi maturi e di esperienza in categoria, in grado di lottare a fronte alta su ogni campo della Lega Pro.
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