Si precisano in anteprima i termini della mozione con cui, il 28/07/2016, i gruppi consiliari di Città Diversa (Marco Cannito), Movimento a 5 Stelle, Futuro! (G.Cepparello) e Buongiorno Livorno (Marco Bruciati) hanno impegnato a maggioranza il Sindaco alla requisizione di immobili inutilizzati per l’emergenza abitativa.
Lo fa Marco Cannito, già proponente della mozione sulla requisizione in uso dei beni vuoti, inutilizzati o abbandonati nell’ambito del patrimonio residenziale pubblico e privato, con un circostanziato atto di indirizzo che sarà discusso alla ripresa dei lavori del Consiglio Comunale dopo la pausa estiva. Cannito, evidenzia tra l’altro che la misura della “requisizione” è comunque funzionale a rispondere a necessità abitative gravi ed urgenti oltre che ad alleggerire la crisi sociale che sta alimentando il fenomeno diffuso delle occupazioni abusive. Nessuna aggressione preventiva alla proprietà privata, dunque, ma un elenco rigoroso degli immobili su cui intervenire con ordinanza sindacale di fronte ad un evidente stato di necessità. Ecco in anteprima il testo dell’atto di indirizzo proposto dal Cons. Marco Cannito al fine di regolamentare la mozione sulla requisizione di immobili per l’emergenza abitativa
Al Presidente del Consiglio Comunale di Livorno
Atto di indirizzo ——– Proponente: Cons. Marco Cannito —- Data: 29/7/16 —– ———— Oggetto: requisizione temporanea e straordinaria degli immobili inutilizzati per l’emergenza abitativa
Premesso
– che in data 28/07/16 è stata approvata dal Consiglio Comunale la Mozione “Requisire gli immobili inutilizzati per l’emergenza abitativa;
– che la misura della requisizione di alcuni immobili è la così detta requisizione in uso dei beni vuoti, inutilizzati o abbandonati, in quanto misura possibile, urgente, temporanea e straordinaria, che lascia intatta la proprietà dei beni stessi;
– che pertanto la presente misura è aggiuntiva rispetto ad altre misure attuate, previste o prevedibili nelle deliberazioni consiliari e nei lineamenti del Piano Casa del Comune e di Casalp;
– che tale misura è funzionale a rispondere a necessità abitative gravi e urgenti e al fine di alleggerire la tensione sociale e la crisi economica che stanno aumentando, di impedire le occupazioni abusive e di razionalizzare risorse pubbliche non solo finanziarie;
Considerato
– la normativa che già prevede la presente misura e la sua evoluzione, i precedenti di attuazione della misura da parte di Amministratori pubblici e la giurisprudenza in materia;
– l’autonomia del Sindaco, oltre che del Prefetto, di attivare la misura in oggetto;
Il Consiglio Comunale nel rispetto delle competenze e del potere di ordinanza del Sindaco e in riferimento al punto 3 della Mozione approvata, qualora si procedesse alla requisizione di immobili, indica i seguenti indirizzi:
1. Gli immobili, ubicati nel territorio comunale e da utilizzare esclusivamente a garantire il diritto all’abitare, saranno requisiti per un periodo prefissato nell’ordinanza sindacale, indicativamente non superiore a due anni;
2. Gli immobili oggetto della misura saranno individuati dall’ordinanza sindacale nell’ambito delle abitazioni e degli edifici quali quelli sfitti, abbandonati o similari, in siffatte condizioni indicativamente da due o più anni:
– di proprietà di Enti e Istituzioni pubbliche locali e nazionali;
– di proprietà di Società Immobiliari, di Fondi Immobiliari e di Istituti Bancari;
3. I soggetti cui assegnare gli immobili dovranno essere residenti a Livorno e individuati secondo apposita graduatoria;
4. La requisizione dell’immobile e la sua riassegnazione, comporterà, secondo quanto indicato nell’ordinanza sindacale, la corresponsione ai proprietari di un affitto a canone sociale o indennità commisurata al tempo di assegnazione da parte dei soggetti assegnatari dell’immobile o, per una comprovata loro impossibilità a garantire il pagamento del canone e compatibilmente con le risorse di bilancio già stanziate, il pagamento di tutta o parte della somma a carico del Comune;
5. L’eventuale intervento di requisizione sarà subordinato al rilascio da parte del Comune di una fideiussione ai proprietari per garantire la riconsegna dell’immobile nello stato antecedente alla requisizione temporanea, per eventuali danneggiamenti o insolvenze.
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