Sembrava di assistere ad un film poliziesco l’inseguimento avvenuto la scorsa notte tra le volanti della polizia ed un’auto: una Megane con tre ragazzi a bordo, due diciannovenni e un venticinquenne, tutti nati e residenti in Italia, ma di origine straniera. Sono stati arrestati ai domiciliari con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione. Ai domiciliari sono finiti Hazir Saljihi, che era alla guida del mezzo e di Marc e Alec Bodgan, tutti con numerosi precedenti per furto aggravato, rapina e ricettazione. Saljihi, il conducente è stato arrestato con l’accusa anche di tentato omicidio per aver provato a investire un agente nel corso della fuga. Un poliziotto è rimasto ferito, dieci i giorni di prognosi prescritti al pronto soccorso.
In merito all’accaduto la Segreteria provinciale del sindacato UGL Polizia di Stato, rilascia un comunicato stampa fortemente critico nei confronti dell’operato della magistratura livornese, che secondo il Vicario regionale Emanuele Palmerini svilisce il duro operato della Polizia di Stato che con i suoi uomini e le sue donne ogni giorno si trova a combatere il crimine per la salvaguardia della cittadinanza.
Mai più appropriato è il titolo di un film cult degli anni 70, “La polizia incrimina, la legge assolve”, la realtà è purtroppo questa. Nella serata di venerdi, tre nomadi, dopo aver rubato una borsa da un’auto in sosta, e fuggiti a bordo di un’autovettura, sono stati intercettati da due volanti della Polizia. I malviventi speronano la prima ed investono il capo pattuglia della seconda che, solo grazie ai buoni riflessi, viene colpito di striscio, rimediando comunque una prognosi di 10 giorni. Inizia una folle ed incosciente fuga per tutto il centro cittadino, attraversando tutta la città per una strada trafficata del lungomare livornese. La velocità raggiunge punte di 160 km/h e l’inseguimento termina solamente quando il conducente dell’auto in fuga imbocca una strada senza uscita! Viene recuperata la refurtiva ed i tre occupanti dell’auto, arrestati dagli Agenti, risulteranno soggetti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio.
Increduli i poliziotti per la decisione del PM di turno: con tutto quello che hanno combinato, il giudice decide che non è il caso di mandarli in carcere, ma comodamente a casa loro agli arresti domiciliari.
La Segreteria Provinciale di Livorno dell’UGL Polizia di Stato, lungi da voler criticare l’operato della locale magistratura, esprime solidarietà ai colleghi coinvolti nell’episodio, ma rimane sconcertata nella interpretazione della procedura penale sempre più spesso a favore di chi infrange così palesemente la legge.
L’UGL Polizia di Stato di Livorno, come già ribadito in varie occasioni, auspica che l’Autorità Giudiziaria usi il pugno di ferro con chi delinque e che fatti come quelli accaduti venerdi sera vengano puniti in maniera adeguata.
1 Comment
enrico
4 Settembre 2016 at 7:18Noi cittadini ci sentiamo poco difesi proprio per queste notizie!!! Non può un magistrato dare i domiciliari a soggetti che sono recidivi e passano la loro vita a delinquere!!!ci vuole la certezza della pena!!! Solidarietà a quel poliziotto/a che ha rischiato la vita e a tutte le forze dell”ordine!!Enrico65