Il gruppo Neri prenderà in concessione le nuove banchine: L’investimento è da 14 milioni di euro, l’attività partira nella seconda metà del 2017
Il polo di eccellenza nazionale dedicato alla demolizione, al refitting e alla realizzazione di navi situato nel porto di Piombino è stato assegnato al Guppo Neri di Livorno, impegnato da oltre cento anni in attività di salvataggio, rimorchio navale, difesa ambientale e terminalismo portuale, con il cantiere genovese San Giorgio del Porto, è il punto di riferimento a livello mondiale nelle riparazioni e trasformazioni navali così come in progetti di nuove costruzioni. L’imprenditore livornese Piero Neri è il presidente della società. A contendere fino all’ultimo l’assegnazione della concessione pluriennale è stata proprio la società ligure San Giorgio del Porto.
Venerdi a Firenze la firma dell’atto di concessione alla Piombino industrie marittime della nuova banchina e del piazzale da otto ettari del porto, che da il via libera al cantiere che dovrà costruire i capannoni e installare i macchinari per far decollare l’attività di demolizione industriale della navi. Le aree (concesse a Pim per un periodo di 40 anni) hanno una superficie totale di 103.295 metri quadrati, di cui 80.922 già realizzati e altri 22.373 che dovrebbero essere terminati entro 12 mesi.
L’investimento è da 14 milioni di euro, l’inaugurazione è prevista per la seconda metà del 2017 e sarà l’unico centro portuale in tutto il Mediterraneo che farà lo smantellamento delle navi secondo i principi eco-compatibili del riciclo stabiliti dalle normative dell’Unione europea. A pieno regime darà lavoro a circa 200 persone, nella stragrande maggioranza operai navalmeccanici, ma anche ingegneri, tecnici e impiegati rimasti senza lavoro a causa della chiusura di aziende del territorio.
La nuova infrastruttura inizierà con l’attività garantita da ministero della Difesa e Marina per lo smantellamento di navi militari secondo l’accordo di programma, ma si assicurerà presto altre commesse dal mercato armatoriale privato.
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