Votato a maggioranza dal consiglio regionale il testo presentato dal Movimento 5 stelle per escludere l’utilizzo e il consumo in tutte le strutture pubbliche regionali.
Impedire qualsiasi utilizzo e consumo di olio di palma in tutte le strutture pubbliche regionali; avviare iniziative per escludere dagli appalti delle mense pubbliche toscane, e dai distributori automatici, ditte fornitrici di prodotti a base di olio di palma; promuovere normative di sensibilizzazione e informazione anche prevedendo etichettature evidenti sulla facciata principale dei prodotti. Questi i dispositivi contenuti nella mozione presentata dal Movimento 5 stelle (primo firmatario il consigliere Andrea Quartini), approvata dal Consiglio regionale.
In sede di dichiarazione di voto, la consigliera Serena Spinelli (Pd) ha chiarito che non si tratta di un sì a “cuor leggero” e a “scopo precauzionale”. “Sul tema il mondo scientifico sta ancora dibattendo”. “Attenzione a sposare battaglie condotte con troppo allarmismo”, ha spiegato.
Da Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) è arrivata la richiesta di rimandare il testo in commissione. “L’olio di palma è terribile al pari di tutti gli oli saturi. Non facciamo crociate su una questione non scientificamente provata”.
Si è dichiarato favorevole il consigliere della Lega Roberto Salvini che ha parlato più di una “moda che di una reale esigenza”. “In tutti i casi – ha osservato – sarà il mercato a selezionare la validità o meno del prodotto”.
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