La Regione ha stanziato un milione di euro per le telecamere e le videosorveglianza in città e nei paesi – 1 milione e 22 mila euro sono esattamente le risorse a disposizione – e gli uffici stanno valutando gli oltre settanta progetti che sono stati presentati in seguito al bando che si è chiuso a fine ottobre.
“Nelle prossime settimane stileremo la graduatoria” annuncia l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli a margine della conferenza stampa che si è tenuta venerdi scorso per illustrare altri cinque progetti speciali sulla sicurezza: cinque progetti per cinque città capoluoghi, a cui la Regione contribuirà con quasi seicentomila euro.
E’ una delle azioni sul fronte della sicurezza urbana, perché è evidente che aree buie e poco illuminate sono il contesto dove crimini e delitti possono compiersi più facilmente. Come nelle aree poco frequentate ed abitate. Delle oltre settanta domande del bando sulla videosorveglianza, quattordici sono state presentate da Unioni di Comuni e 4 da Comuni che gestiscono insieme il servizio di polizia municipale. Tutte e dieci le province toscane sono rappresentante. Tre progetti riguardano comuni con più di 100 mila abitanti, undici sono enti tra 50 e 100 mila abitanti mentre 58 ne contano tra 10 e 50 mila.
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