“Ci rammarica apprendere dalla stampa dell’ennesimo tentativo del signor Lucarelli di attribuire la responsabilità della situazione di crisi in cui versa la sua azienda all’attuale amministrazione della Port Autority – esordisce la nota dell’Autorità Portuale labronica – tra l’altro accusata di aver deliberatamente agito col fine precipuo di danneggiare gli interessi dell’impresa e di condurla a morte certa.
Lucarelli ha evidentemente dimenticato presto tutte le decisioni che in questi quattro anni l’Autorità portuale ha assunto in favore dell’impresa per rispondere alle esigenze commerciali via via rappresentate.
Ci venga consentito di citare soltanto alcuni esempi:
A fine 2012, la Tirrenia sostituiva la M/N “Puglia”, per manutenzione, con la M/N “Dimonios” di dimensioni non compatibili con l’ormeggio all’accosto 54. Per consentire all’allora Unicoop di poter lavorare la nave, veniva autorizzata l’operatività della stessa alla Calata Sgarallino; ciò, con varie proroghe, dal 22 dicembre 2012 al 7 maggio 2013.
Dall’8 dicembre 2012 al 23 maggio 2013, in via straordinaria, abbiamo consentito ad Unicoop Impresa di operare alla Calata Bengasi navi RO.RO. per l’imbarco di veicoli usati.
Dal maggio all’ottobre 2013, abbiamo consentito ad Unicoop Impresa di operare navi RO.RO. all’accosto 41 della Darsena Pisa, trasferendo a nostre spese un pontone per accosto poppiero, poi danneggiato da un incidente provocato da un dipendente di Lucarelli.
Dal 1° novembre 2014 ad oggi, è stato concesso ad Unicoop Impresa (ora LTL), l’utilizzo in occupazione temporanea di una significativa parte del Molo Italia per la sosta di semirimorchi.
Nella fase più recente, prendendo atto dello “stato di crisi” dell’Impresa, con serie preoccupazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali, abbiamo agito in temporanea ed eccezionale deroga alle previsioni del Piano Regolatore Portuale, concedendo all’impresa l’autorizzazione all’utilizzo della banchina pubblica Molo Italia Nord, fino al 31 dicembre 2016, per operarvi una nave RO.RO della Compagnia Tirrenia, in subordine al programma di utilizzo della stessa banchina da parte delle navi da crociera.
Abbiamo persino provveduto, come da determinazioni assunte in Prefettura il 2 settembre scorso, al posizionamento di un pontone per accosto poppiero di proprietà dell’Autorità portuale in radice del Molo Italia Nord, chiedendo al RINA una deroga rispetto alla necessità di procedere ad una serie di verifiche a secco dello stesso bene mobile, facendo invece tutti i test mentre il pontone era in acqua. Il pontone è stato trasferito al Molo Italia il 27 settembre scorso.
L’Autorità Portuale, fin dall’inizio del 2009, ha insomma cercato, nei limiti del possibile, di favorire il mantenimento della capacità operativa della Società. Non possiamo fare due cose:
- agire in contrasto con le previsioni del Piano regolatore portuale consentendo stabilmente l’utilizzo del Molo Italia Nord da parte di navi RO.RO., tema sul quale si è recentemente pronunciato a favore dell’Autorità portuale il TAR Toscana;
- fare l’imprenditore al posto di Lucarelli trovandogli noi traffici compatibili con le infrastrutture da lui detenute in concessione.
Il dimezzamento del numero delle navi lavorate dalla Società per conto di Tirrenia, registrato dal mese di luglio 2016 in poi, destinato ad annullarsi con la fine dell’anno, è con tutta evidenza da attribuirsi unicamente alla libera scelta imprenditoriale della Compagnia di navigazione di non rinnovare il contratto in scadenza e di affidare le operazioni portuali ad altro terminalista del settore operante nel porto di Livorno. Si tratta di scelte rispetto alle quali l’Autorità portuale non può ovviamente interferire.
Ovviamente, metteremo in istruttoria il Piano industriale annunciato (più che presentato), alla stampa da Lucarelli se e quando verrà formalmente depositato presso gli Uffici dell’Autorità portuale, ben felici di prenderlo in considerazione se conterrà iniziative compatibili con gli strumenti di programmazione dell’Ente, a partire dal rispetto del Piano regolatore portuale votato anche dal Sindaco di Livorno.
Quanto all’eventuale nuova convocazione da parte del Prefetto, corre l’obbligo evidenziare che la richiesta in tal senso formulata dal Sindaco lo scorso 11 novembre dà seguito ad una sollecitazione operata nei suoi confronti proprio da questa Autorità portuale il precedente giorno 8 novembre”.
Lascia un commento