È stato l’assessore Andrea Morini ad accorgersi che qualcosa non andava. Infatti mentre verso mezzanotte di sabato è passato davanti al Municipio, ha notato che le luci nella stanza del sindaco erano accese. Quindi lo ha chiamato per capire come mai il primo cittadino si fosse trattenuto a lavoro fino a tarda sera. Ma Filippo Nogarin non era in Comune a mazzanotte di sabato scorso. Il sindaco ha chiamato subito la Polizia Municipale per segnalare l’accaduto e i vigili si sono precipitati in Municipio per fare un sopralluogo.
Arrivati in Comune, i vigili hanno verificato che le porte erano rigorosamente chiuse. Dopo la prima porta che si apre sulla stanza della segreteria e del capo gabinetto, ci sono altre due porte per arrivare nei locali del sindaco. La prima è stata aperta senza difficoltà, la seconda invece è rimasta rigorosamente chiusa, bloccata dall’interno. La Polizia Municipale è dunque entrata da una terza porta che unisce direttamente le stanze del primo cittadino con il salone delle cerimonie. Una volta dentro l’ufficio del sindaco, i vigili urbani hanno potuto verificare che il secondo accesso era stato chiuso dall’interno con una chiave che nessuno degli stretti dipendenti del Comune conosceva. Una vecchia chiave, dicono i bene informati, che nell’èra-Nogarin nessuno aveva mai mostrato e dunque utilizzato.
Dalla stanza non sembra sia sparito nulla ma il sindaco ha comunque denunciato quanto accaduto. Sono state ascoltate le persone a più stretto contatto con il sindaco e che hanno accesso ai locali del primo cittadino ma nessuno di loro sapeva di questa chiave che dunque è spuntata almeno dopo due anni e mezzo dell’amministrazione pentastellata. Sulla vicenda sono comunque in corso delle indagini.
Lascia un commento