Sta per cominciare, dopo un lungo iter legato alle centinaia di documenti, autorizzazioni, controlli e permessi necessari il tanto agoniato dragaggio della bocca sud del porto. Sicuramente l’ultimo atto della gestione Gallanti che e’ volta ormai al termine.
Saranno tolti oltre 400 mila metri cubi di fanghi e di conglomerato, ripristinando il fondale a 13 metri circa. Ma la parte più importante dell’operazione questa volta non è tanto il ripristino dei fondali, infatti per le grandi navi portacontainers rimane ancora la stretta del Marzocco a limitarne l’accesso,quanto l’allargamento del cerchio di manovra. Con il nuovo dragaggio sarà infatti facilitata la virata in ingresso e specialmente in uscita a ridosso della diga della Vegliaia: una manovra che nel passato era costantemente a rischio, perché il raggio (specie in uscita) era strettissimo e lasciava scarsi margini.
Per l’operazione di dragaggio basteranno un paio di mesi, perché sarà utilizzata una grande draga del nord Europa che aspira, frantuma e deposita il materiale nella stiva, trasferendolo poi alla vasca di colmata con i propri mezzi. Inizialmente la gara sembrava indirizzata a creare una specie di lunga pipe-line a ridosso della diga curvilinea fino ad arrivare alla vasca di colmata, ma è stato deciso per il più veloce e meno impattante sistema della draga autopropulsa.
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