In Italia il problema della cattiva alimentazione, intesa come sovralimentazione, è sempre più pressante soprattutto per le nuove generazioni. A ciò si aggiunge il problema della sottonutrizione (povertà alimentare).
Il costo economico della cattiva alimentazione è altissimo. In Italia la sola spesa sostenuta ogni anno in terapie e cure per patologie cardiovascolari, diabete e tumori è di 40 miliardi di euro.
Occorre poi ricordare lo spreco alimentare, per il quale l’Italia è il secondo paese in Europa.
Nelle città, negli ultimi anni, si è assistito allo sviluppo di nuovi spazi di azione politica finalizzati alla ricostruzione di sistemi agro-alimentari locali attraverso “Strategie alimentari urbane” che traccino gli orientamenti e le azioni concrete.
Il “Progetto Salute” del Comune di Livorno è l’elaborazione della Strategia Alimentare di Livorno, che prevede, grazie anche a una mobilitazione socio-culturale, l’elaborazione di un “Piano del Cibo”, la costituzione di un “Consiglio del Cibo” e l’elaborazione di una “Politica Integrata del Cibo” da parte dell’Amministrazione Comunale.
Le fasi in cui si articolerà il progetto, i risultati attesi e le varie iniziative previste sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa dalla vicesindaco Stella Sorgente che abbiamo ascoltato:
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