Le Porte vinciane che separano il porto di Livorno dallo Scolamtore d’Arno potranno essere presto rimesse nella condizione di svolgere la loro funzione, grazie ad una serie di interventi resi possibili dal sostegno della Regione Toscana. Al termine degli interventi di ripristino, la gestione delle Porte passerà all’Autorità portuale regionale.
Nei prossimi giorni la Soc.Navicelli, attuale gestore del sistema di sbarramento e disconnessione che separa la Darsena Toscana del Porto di Livorno dal canale Scolmatore, a servizio delle imbarcazioni che dal canale dei Navicelli di Pisa vogliono raggiungere il Porto o viceversa, rimuoverà le porte e ripristinerà il loro corretto funzionamento. L’operazione avverrà a seguito di accurate ispezioni, con l’autorizzazione dell’Autorità portuale di Livorno per l’occupazione temporanea delle aree.
La gestione delle Porte vinciane ha spesso generato discussione. La loro apertura, infatti, da una parte permette alle imbarcazioni di passare dal mare ai Navicelli attraversando solo un breve tratto del canale Scolmatore, ma dall’altra può contribuire all’insabbiamento del Porto, rendendo necessario il dragaggio, a causa del depositarsi sul fondo dei sedimenti portati dallo Scolmatore dell’Arno.
“Considerati gli elementi di preoccupazione che il tema della gestione delle porte ha comportato nel territorio ed in particolare tra gli enti interessati dal loro funzionamento – spiega l’assessore Ceccarelli – la Regione ha ritenuto opportuno che, una volta eseguite le operazioni di riparazione, la gestione passi all’Autorità Portuale Regionale, che è ente regionale”.
La Società Navicelli procederà quindi, in accordo con la Regione, ad effettuare le verifiche necassrie per garantire la riparazione ed il regolare funzionamento delle porte. Saranno inoltre rimossi fanghi che ostacolano il regolare funzionamento delle chiuse, operazione che sarà condotta nell’ambito delle attività in corso da parte della Regione sul canale Scolmatore. A seguito del ripristino verrà definito i passaggio di competenze all’Autorità portuale regionale.
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