Un vescovo senza mezzi termini quello andato in scena nell’auditorium gestito da Don Medori nella parrocchia di Sant’Andrea. Ce ne sono state per tutti: prefetto, comune, magistrati, anche per l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il quale avrebbe fatto poco o nulla a favore della sua città natale durante il lungo mandato al Quirinale.
Temi caldi e di stretta attualità le questioni affrontate: sicurezza urbana, decoro dei quartieri Garibaldi e Sant’Andrea, integrazione tra comunità straniere e cittadini. «I cittadini devono collaborare con le forze dell’ordine – ha esordito monsig. Simone Giusti – talvolta facendo le veci dei vigili urbani, occupati sulla variante a fare le multe, o verbali di divieto ai residenti ai quali ora tocca pagare per parcheggiare l’auto sotto casa». Anche prefettura e magistratura sono state bacchettate, la prima poco efficace sul controllo del territorio, l’altra limitata nella sua azione giudiziale. Un richiamo formale quello del vescovo con l’obiettivo di stimolare il lavoro delle istituzioni e al tempo stesso favorire la cultura partecipativa dei cittadini.
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