Nogarin si esprime sulla situazione del porto di Livorno “Credo che ci sia da fare una considerazione molto seria. La Regione ha puntato tutto sul suo sviluppo, nell’ambito di quella che è la crisi dichiarata anche dal decreto ministeriale. A due anni dalla campagna regionale che ha confermato Rossi, l’unica cosa che si evince concretamente è il niente”. Lo ha detto oggi a Firenze, a margine di un incontro Anci, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. “Non è stato fatto niente – ha rimarcato -. Non solo, ma anche laddove avessimo avuto l’opportunità di fare qualcosa sono due mesi, che dopo molti altri mesi di prorogatio del presidente-commissario Gallanti ad oggi non abbiamo ancora il presidente dell’autorità di sistema.
Questa è una cosa molto grave, perché si punta tutto quanto su uno sviluppo economico legato alla portualità, e in due mesi non si ha poi la possibilità di nominare un presidente con tutto quello che comporta significa che non solo non si ha minimamente idea di come si gestisce un apparato così importante, ma in qualche modo si sta prendendo in giro non solo una città come Livorno con tutti i suoi cittadini, con tutti i suoi lavoratori che hanno apertamente dichiarato la necessità di ritrovare un lavoro, ma si sta prendendo in giro tutta una intera regione. Credo che questo sia inaccettabile”.
Pronta la replica dell’assessore all’infrastrutture Vincenzo Ceccarelli. “Respingiamo in toto le accuse del sindaco Nogarin e le rispediamo cortesemente al mittente. A non aver fatto nulla per il porto di Livorno è il Comune di cui è sindaco che, a differenza della Regione, non ha messo un euro di finanziamento su nessun progetto. Il garbo dovrebbe spingere il sindaco a ringraziare piuttosto che accusare la Regione ma, se ne è privo, Nogarin dovrebbe avere almeno il buongusto di tacere. Per quanto riguarda le nomine e i presunti ritardi che attribuisce alla Regione – continua l’assessore – è inutile parlare con chi non sa nemmeno chi deve fare le nomine dell’Autorità di sistema portuale, nomine che spettano al ministero”.
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