Proposto dalla commissione presieduta da Antonio Mazzeo(Pd), è parte integrante del Piano strategico regionale al voto.
Il “Piano strategico per lo sviluppo della Costa Toscana 2016-2020” si dedica alle province costiere di Livorno, Pisa, Grosseto e Massa Carrara.
Nato con l’intento di riequilibrare il divario tra costa e interno, la cosiddetta “Toscana a due velocità”, dovuto alla crisi che ha colpito la grande industria di Piombino, il porto di Livorno e la zona grossetana, punta a “riportare la costa al centro” attraverso interventi prioritari su tre asset strategici: infrastrutture, sviluppo economico e turismo, ambiente e territorio. Partendo dalla riorganizzazione dell’assetto istituzionale e dal superamento dei localismi, alcuni interventi sono stati indicati come “priorità delle priorità” da realizzare entro il 2017, contando su finanziamenti che ammontano complessivamente a circa cinque milioni di euro. Tra questi, la creazione del brand “Costa di Toscana”, un marchio per la promozione integrata dell’area costiera; la nascita di un polo di economia circolare, un progetto pilota per creare valore dal riuso dei rifiuti; la nascita del polo unico di innovazione, sotto le cui ali riportare l’industria 4.0 e condividere idee innovative e risorse.
Ci sono poi gli obiettivi per rafforzare e velocizzare i collegamenti fra l’interno e la costa, per valorizzare le isole, completare le grandi opere, effettuare bonifiche del territorio e per combattere l’erosione costiera. Il tentativo è quello di recuperare 18 mila posti di lavoro, ridurre il gap con la Toscana centrale e attrarre nuovi investimenti.
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