Sono ormai trascorse due settimane da quando il presidente è intervenuto in diretta a Telecentro (TC2), e ancora non si fa altro che parlare di Spinelli, di cessione societaria, di Fabio Galante, di ipotetiche cordate interessate all’acquisto del Livorno calcio. Nei bar, nei ciorcoli, al mercato, l’argomento che accende il dibattito in città è sempre il solito: Spinelli resta o lascia, ci sarà un futuro senza la sua guida o ci troveremo nelle mani di faccendieri senza scrupoli che comprometteranno le sorti del nostro Livorno.
Quasi ignoriamo che c’è da disputare la fase più importante del campionato. Da aprile in poi infatti ci aspetta il periodo più delicato della stagione, la fase in cui si decide il futuro e le sorti delle squadre in base ai risultati ottenuti sul campo. E’ vero che l’Alessandria ormai è quasi irrecuperabile, ma ci sarà da disputare la lotteria dei play off, e il Livorno deve trovare la condizione ideale per affrontarli. La squadra pian piano sembra trovare una sua identità, malgrado in attacco dopo l’infortunio di Cellini le soluzioni si sono limitate all’impiego di coloro che a inizio campionato dovevano essere le seconde linee. Foscarini ha poche varianti in fase offensiva e sta lavorando per trovare soluzioni alternative al classico schema di gioco con i due attaccanti. Soluzioni che sembrano trovare la loro applicabilità con incurzioni dei centrocampisti pronti a colpire da fuori e con inserimenti tra le linee su sponda degli attaccanti.
Sabato scorso a Prato, il lavoro adottato ha dato i suoi frutti: sono andati a segno le linee di centrocampo e un difensore (grazie anche al lavoro “sporco” di Maritato), producendo così certezza alla squadra sulla validità del percorso intrapreso in questa ultima fase di stagione.
Anche i tifosi dovranno fare la loro parte, la squadra è giovane ed ha bisogno di sostegno dal primo all’ultimo minuto. Siamo coscenti che la curva nord di un tempo sarà difficile rivederla presto, ma siamo certi che i pochi presenti con il calore che li contraddistingue saranno pronti a dare il loro contributo per la causa amaranto.
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