Per il comitato di gestione dell’Autorità di Sistema del Tirreno Livorno-Piombino il sindaco di Livorno Filippo Nogarin è stato il primo a rispondere alla richiesta di delegare un rappresentante del suo Comune.
Delegando se stesso. O meglio: con una delibera (unanime) della sua giunta, si è reso disponibile a rappresentare il Comune nel comitato di gestione. La designazione – recita la delibera della giunta – è stata decisa “anche in virtù delle sue competenze e conoscenze tecnico-professionali, risultanti dal curriculum-vitae pubblicato sulla rete civica”.
Naturalmente la scelta non è passata in silenzio da parte delle opposizioni. Il Pd ha contestato che la designazione (ha parlato di nomina, ma in realtà di designazione si è trattato) sia avvenuta nella ristrettezza della giunta e non in consiglio comunale. Sul quotidiano locale la polemica ha infuriato e continua a infuriare. Da parte sua il sindaco di Livorno non nasconde l’irritazione su alcune delle considerazioni delle minoranze, in consiglio comunale e nel mondo politico: non tanto sulle sue competenze – è ingegnere e di problematiche marittime e portuali si è sempre occupato – quanto sul “modus” della designazione.
La partita rimane aperta perché saranno gli organi del ministero (il MIT) a decidere sulla legittimità o meno della scelta di Nogarin. Intanto si attendono le analoghe designazioni del Comune di Piombino e della Regione Toscana per completare quel comitato di gestione che, ristretto a soli 5 membri, sostituirà il pletorico comitato portuale. La cui urgenza di attuazione viene ribadita ad ogni pié sospinto, ma continua ad essere condizionata dai “balletti” partitici e dal frantumarsi in Toscana del fronte del Pd.
Fonte: La Gazzetta Marittima
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