Un giallo la morte del giovane ciclista trovato senza vita in un burrone lungo la strada che dal Gabbro conduce a Castelnuovo della Misericordia. Gli inquirenti non scartano nessuna ipotesi neanche, questo il fatto inquietante, la pista che porta all’automobilista, colui che ha fatto ritrovare la vittima. L’uomo di 40 anni è indagato sia per la morte del giovane ciclista, sia per il furto della bicicletta (valore circa 5.000 e.).
“Un atto dovuto nei confronti dei familiari della vittima”, dicono gli inquirenti. Indagini che lasciano amarezza e inquietudine tra gli animi dei cittadini: se effettivamente il testimone, che ha raccontato di aver visto la bicicletta lungo strada (poi non ritrovata sul luogo dalle forze dell’ordine), fosse veramente colpevole di omissione di soccorso e furto della bicicletta, avrebbe compiuto un’azione indegna e deplorevole senza dubbio da condannare ad una pena severa in sede di giudizio.
Se però così non fosse, come da logica dei fatti (sembra che l’automobilista stesse viaggiando con moglie e figli), le indagini avviate nei suoi confronti andrebbero a demotivare un comportamento civico ed umano che ogni cittadino deve necessariamente tenere in casi come questi. Potrebbero quindi avere una logica le omissioni di soccorso verificatesi in questi ultimi tempi (vedi il caso di Jacopo il 17enne trovato senza vita dopo un incidente in scooter). Una procedura investigativa che deve far riflettere la legislatura vigente, che al contrario dovrebbe mirare a favorire misure di incentivazione verso coloro che con il loro intervento di soccorso e comportamento umanitario potrebbero risultare determinanti per il salvataggio di vite umane.
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