Il processo di ristrutturazione di ALP, l’agenzia monopolista per la fornitura di lavoro temporaneo in porto, può dirsi definitivamente concluso.
L’Assemblea dei soci tenutasi lo scorso 11 maggio ha ratificato un bilancio che per la prima volta vede un utile superiore ai 100.000 euro (senza alcun contributo pubblico), e ha preso atto di un consolidamento dei turni mensili lavorati che dai 250 del gennaio 2016, ha superato i 1.000, stabilizzandosi sopra i 1.500 con punte di 2.000, con conseguente quasi azzeramento del ricorso all’IMA, l’indennità di mancato avviamento pagata dal Ministero del lavoro con risorse pubbliche.
A questa positiva situazione si aggiunge la ciliegina sulla torta: ALP, che a novembre 2014 stava per portare i libri in tribunale azzerando 60 posti di lavoro, assume dal prossimo 23 maggio i 16 lavoratori di Intempo che in questi anni hanno mostrato maggiore disponibilità, affidabilità e disponibilità.
A detta di tutti gli operatori, determinante per la buona riuscita di questo processo è stato, nel dicembre 2014, l’ingresso nella compagine societaria (senza esborsi finanziari) dell’allora Autorità portuale di Livorno, una novità assoluta nel panorama italiano ed esempio poi seguito da Trieste.
“L’Autorità portuale – ha dichiarato il segretario generale Massimo Provinciali che di ALP è il Presidente – ha fatto da catalizzatore per imprese che volevano lasciare ALP o che non vi partecipavano e, con la sua funzione di garante delle regole, ha permesso di costruire una organizzazione del lavoro in porto che ottimizzando le prestazioni dei terminalisti, degli appaltatori di segmenti del ciclo portuale e del fornitore di lavoro temporaneo, ha dimostrato che il modello della legge n.84 del 1994, se applicato correttamente, funziona alla perfezione. Due anni e mezzo fa – prosegue Provinciali – abbiamo chiesto fiducia ai lavoratori di ALP e di Intempo, spesso assembrati sotto le finestre di Palazzo Rosciano. Credo che questa fiducia sia stata ripagata e per questo voglio ringraziare i lavoratori e, soprattutto, Luca Becce, Ad di ALP e Carlo Savi, presidente di Uniport, che di questo progetto sono stati i principali attuatori operativi.”
Anche il neo-presidente dell’Authority Corsini ha mostrato soddisfazione per i risultati raggiunti. “Ora – ha dichiarato – è importante che anche altre imprese mostrino concretamente di aver compreso questo messaggio associandosi ad ALP rilevando progressivamente le quote oggi detenute dall’Autorità di sistema portuale”.
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