Era stata ‘calata’ al largo di Antignano a circa 600 metri dalla costa, una rete da posta fissa, priva di segnalazioni. L’attrezzo, lungo oltre 1.000 metri e in ottime condizioni, è stato recuperato a bordo, il pomeriggio di venerdi 26 maggio, da un mezzo della Capitaneria di porto e sottoposto a sequestro, in quanto ritenuto pericoloso alla navigazione. È probabile che la rete sia stata calata abusivamente da un’imbarcazione sprovvista della licenza di pesca.
La mattina dello stesso giorno, la Guardia Costiera di Livorno aveva sanzionato un’unità da pesca della locale marineria che aveva più volte omesso di comunicare all’Autorità marittima gli orari di ingresso e uscita dal porto, in violazione del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del luglio 2016, con il quale sono state introdotte misure tecniche per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Duemila euro la sanzione prevista, oltre all’assegnazione di tre punti al capo barca e alla licenza di pesca.
Si coglie l’occasione per ricordare che in virtù dell’Ordinanza di sicurezza balneare, consultabile sul sito web della Capitaneria di porto di Livorno, nel periodo dal 1° maggio al 30 settembre, la zona di mare per una distanza di 200 metri dalle spiagge e di 100 metri dalle scogliere a picco è prioritariamente destinata alla balneazione. Pertanto, tra le ore 08:30 e le ore 19:30, nonché in presenza di bagnanti, in quella fascia di mare è vietato l’esercizio di qualsiasi tipo di pesca.
Il numero blu 1530 della Guardia costiera è attivo su tutto il territorio nazionale per segnalare ogni tipo di emergenza in mare, 24 ore su 24, alla Capitaneria di porto più vicina.
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