Per trasferimenti di denaro sopra la soglia di 3mila euro sono state rilevate infrazioni compiute tra il 2012 e il 2016 nel Livornese da 22 persone, residenti nelle province di Livorno, Ragusa, Trapani, Grosseto, Roma, Catania, Massa Carrara, Pistoia, Pisa e Napoli. L’operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno ha portato a sanzioni per una soglia tra l’1% al 40% dell’importo trasferito. I 159 trasferimenti avrebbero portato 1,1 milioni di euro trasferiti non in maniera legale. Una contestazione valutaria è stata mossa inoltre a un cileno che, in arrivo da Santiago del Cile, ha portato 70mila euro per l’acquisto di un immobile in provincia di Livorno.
IL COMUNICATO DELLA GUARDIA DI FINANZA
Nell’ambito dell’attività svolta a tutela del mercato dei capitali e della corretta circolazione dei mezzi di pagamento, finanzieri del hanno svolto, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livornomese di gennaio scorso, una serie di controlli tesi a verificare il rispetto delle disposizioni di legge che limitano il trasferimento di denaro contante . Al fine di consentire la tracciabilità completa dei flussi finanziari e ricostruire l’origine e la destinazione dei fondi, la normativa antiriciclaggi o vieta, infatti, di effettuare (a qualsiasi titolo, cioè a prescindere dalla liceità o meno dell’operazione sottostante ) passaggi di denaro contante, tra persone fisiche, per importi pari o superiori a 3.000 euro (soglia di legge in vigore dal 1° gennaio 2016, ma più volte variata nel corso degli anni), sancendo, tuttavia, la possibilità di ricorrere, in tali casi , al canale bancario, agli uffici postali, agli istituti di moneta elettronica o agli istituti di p agamento. In questo contesto, gli accertamenti svolti dal per sonale del Nucleo di Polizia Tributaria di Livorno e della Compagnia di Portoferraio – nell’am bito sia delle attività di natura amministrativa che nello sviluppo di indagini di po lizia giudiziaria – hanno permesso di riscontrare n . 159 trasferimenti di denaro contante, per un valore complessivo di oltre 1,1 milione di euro, posti in essere nella provincia labronica, tra il 2012 e il 2016, per importi di volta in volta superiori alla soglia di legge. Sono state così rilevate infrazioni amministrative a carico di ventidue persone con l’applicazione di una sanzione (da irrogare a cura della Ragioneria territoriale dello Stato competente) che prevede il pagamento di una somma di denaro oscillante tra l’1% al 40% dell’importo trasferito. Più in dettaglio, le sanzioni sono state applicate a soggetti residenti nelle province di Livorno, Ragusa, Trapani, Grosseto, Roma, Catania, Massa Carrara, Pistoia, Pisa e Napoli. Tra i casi rilevati, si evidenziano, di norma, tras ferimenti di denaro contante aventi ad oggetto somme ben eccedenti la soglia minima normativamente prevista: a fronte delle sanzioni applicate, taluni soggetti hanno già definito la violazione amministrativa con il pagamento, in forma agevolata, dei relativi importi . E’ stata operata, inoltre, una contestazione valutaria nei confronti di un soggetto di origine cilena che, nei primi giorni del 2013 (al di fuori di qualsivoglia operazione di voluntary disclosure) , ha introdotto nel territorio italiano (provenient e da Santiago del Cile) una somma di 70 mila euro , poi utilizzata per l’acquisto di un immobile ubic ato in provincia di Livorno. La normativa sancisce, al riguardo, l’obbligo di presentare all’ingresso del territorio nazionale una dichiarazione all’Agenzia delle Dogane, quando si abbiano al seguito denaro, assegni o altri strumenti di pagame nto negoziabili al portatore, pari o superiore a 10.000 euro, pena l’applicazione di una sanzione pecuniaria fino al 40% dell’importo trasferito.
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