Lo avevamo in casa e non lo abbiamo voluto, Alessandro Lucarelli capitano del Parma, protagonista anche quest’anno della promozione dei gialloblù ducali. Così è intervenuto in sala stampa al termine del successo per 2-0 sull’Alessandria che ha regalato ai crociati la Serie B: “Sul mio futuro ci penserò a bocce ferme. Dovrà essere una scelta condivisa, da me, dalla società e dal mister. Insieme dobbiamo prendere la decisione migliore. In questo momento faccio fatica a rinunciare al calcio, pensare di fare altro francamente mi spaventa. Aspetterò qualche giorno ancora. Mio fratello Cristiano ha detto di lasciare sulla cresta dell’onda? Se gli avessi dato ascolto non avrei giocato neanche in Serie D. Io però decido con il cuore e non con la logica, sapevo dei rischi a cui andavo in contro, ma ero cosciente anche che era la scelta giusta: sono sicuro che anche oggi opterò per la scelta migliore per me. Sarebbe comunque fantastico continuare il percorso che in soli due anni ci ha visto tornare in una categoria che un po’ comincia a essere quella che ci compete.
Ma sono convinto che questo percorso non è ancora finito. Sono giunto qui nove anni fa nella serie cadetta e oggi ritorno in quella Serie B che avremmo affrontato due anni fa se quelle persone non ci avessero umiliato. Nelle difficoltà non abbiamo mai mollato, ci siamo stretti tutti insieme, abbiamo tenuto botta e oggi riscuotiamo quello che ci meritiamo. Quando l’arbitro fischia la fine e vedi i giocatori, me compreso, che invece di ridere iniziano a piangere ti rendi conto delle difficoltà che abbiamo incontrato in questa stagione. È stata proprio una promozione strappata con i denti”.
Lucarelli prosegue: “Non ho mai avuto la certezza di vincere il campionato, ma non ho mai perso la speranza. Anche nel momento più critico, dopo la partita con l’Ancona, quando ormai il Venezia era già imprendibile e ci stavano tirando addosso di tutto. Solo noi possiamo sapere cosa ci siamo detti in quei giorni per dare una svolta alla stagione. Ricordo che nel 2015 ero davanti al tribunale a rispondere alle domande sul Parma fallito. Questo ci ripaga di tutto quello che abbiamo subito due anni fa. All’epoca ci siamo stretti, ci siamo compattati, ed è questa la cosa più bella che mi ha spinto ad andare avanti e a continuare in questo percorso. E non è ancora finita”.
Lascia un commento