Il campionato è finito ma la curva Nord si fa’ sentire ancora, e lo fa’ attraverso un comunicato riguardante il futuro del Livorno Calcio:
IL LIVORNO PRIMA DI TUTTO
Al fine di avere chiarezza sul futuro di quello che definiamo nostro patrimonio, ovvero il Livorno Calcio, abbiamo partecipato all’incontro avvenuto lunedì a Genova con il presidente Spinelli e suo figlio, anche in considerazione di un importante campionato che è alle porte nel quale rivedremo anche l’atteso derby. A seguito dell’incontro ci siamo poi riuniti con chi ci ha rappresentato per decidere il da farsi, che ci teniamo a precisare era in sospeso per prassi (decide come è sempre stato il gruppo e non i singoli).
Appreso della reale volontà di cedere il club agevolando i compratori e l’evidente assenza di questi al momento, è stato proposto di trovare il modo migliore di rendere il più appetibile possibile squadra e piazza per una futura cessione, andando verso un anno di transizione nel modo più intelligente possibile. Abbiamo appreso la volontà di mantenere, sempre per il bene della squadra e della città, quanto di buono costruito nello scorso anno tra squadra e tifosi, quindi di agevolare eventuali ingressi in società al fine di migliorare la situazione, partendo dal riconoscimento da parte di essa di diversi errori passati.
Le nostre proposte nei confronti di Spinelli sono state anzitutto partire dal confermare, per prima cosa, il gruppo dello scorso anno, la fiducia di figure importanti come Protti, Mazzoni, Luci, Maritato, e chi altro ha dimostrato attaccamento alla maglia, sempre che questi intendano collaborare al progetto; quindi di provare a riavvicinare i tifosi dimostrando la volontà di cambiare strategia mediatica come segnale di rispetto per una piazza che ha bisogno di entusiasmo, lo stesso che alla presidenza non mancava nei primi anni. In cambio di questa disponibilità abbiamo accettato di fare la nostra parte, per il bene di tutti, perché l’alternativa a questa scelta sarebbe un suicidio irresponsabile e chi vuole scegliere questa strada non ha che da farsi avanti e prendersene le responsabilità.
Per il bene del Livorno quindi saremmo disposti, per non passare da guastafeste di un quadro una volta tanto chiaro, di allentare la morsa sulla società andando verso il nuovo anno in un clima di passione senza polemiche, pur rimanendo vigili su i suoi movimenti e fermi sul giudizio del passato che tuttavia lascia il tempo che trova oggi. Ci auspichiamo che un passo analogo lo faccia pure la società sempre nel bene della causa amaranto, quella che Aldo Spinelli aveva sposato nel lontano ’99 ed ha portato a Livorno sicuramente gli anni migliori, per il lavoro di tutti, nessuno escluso.
In attesa di segnali concreti, quindi, comunichiamo la nostra volontà di fruire al progetto senza farci troppe illusioni ma neppure senza negare per primi al futuro della maglia amaranto una possibilità di risollevarsi a dovere. L’alternativa a questa scelta sarebbe oggi, vista la situazione, l’autolesionismo. Se non altro fungere poi da capro espiatorio. Staremo alla finestra e vedremo cosa succederà pensando solo alla maglia amaranto, come prima, anzi, più di prima.
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