La Regione Toscana e l’Autorità Portuale di Livorno hanno sottoscritto, all’inizio del 2017, un Accordo di programma per gli adempimenti ambientali connessi al nuovo Piano Regolatore del Porto di Livorno; nel Piano si prevede di avvalersi delle competenze scientifiche e professionali di ARPAT. PUBBLICITÀ inRead invented by Teads La Regione ha dunque inserito tra le attività istituzionali non obbligatorie dell’Agenzia quelle previste da questo Accordo di programma. Il Piano prevede infatti un profondo riassetto del porto con numerosi interventi, tra cui la realizzazione della “Piattaforma Europa”, la riorganizzazione e il potenziamento della viabilità ferroviaria e stradale, la dislocazione del porto turistico nell’area del porto mediceo e della darsena nuova, la riprogettazione e riqualificazione della stazione marittima e la delocalizzazione della nautica sociale nella zona di Bellana. L’entità degli interventi richiederà un adeguamento ed un potenziamento dell’intera struttura viaria a servizio dell’area portuale, con probabili effetti anche su strade più vicine al centro abitato. Si rende pertanto necessaria un’attenta valutazione anche dei possibili impatti ambientali determinati dalle modifiche sulla rete stradale e ferroviaria. La Convenzione siglata il 12 luglio 2017 tra ARPAT e Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale è dunque indirizzata ad aggiornare il Quadro Conoscitivo Ambientale di riferimento nel quale le opere e le conseguenti variazioni andranno a collocarsi. Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, gli ambiti che determinano variazioni sostanziali e che necessitano di un monitoraggio ante e post operam, oltre all’implementazione di modelli previsionali, sono i seguenti: il traffico di mezzi pesanti connesso con l’attività svolta nella “Piattaforma Europa”; il rumore prodotto dalle attività svolte nell’area portuale; l’attività del porto turistico Mediceo; le attività svolte nel nuovo porto di Bellana. In quest’ambito ARPAT eseguirà quindi campagne di misura del rumore prolungate mediante mezzo mobile in postazioni strategiche da individuare insieme all’Autorità Portuale, oltre a misure di breve durata necessarie sia per la taratura dei modelli previsionali utilizzati sia per la caratterizzazione spaziale delle aree interessate dalle variazioni strutturali e infrastrutturali. Le misure prolungate saranno accompagnate da misure di traffico tese a registrare le variazioni anche qualitative determinate dal traffico indotto dal nuovo assetto portuale e che potranno fornire informazioni dettagliate per la simulazione degli scenari futuri. Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell’aria sono previste due campagne indicative all’anno, per un totale di 60 giorni ciascuna, suddivisi in periodi di 15 giorni per ciascuna stagione per la determinazione dei parametri monitorati. Nell’ambito della Convenzione, che ha una durata di quattro anni, ARPAT garantirà inoltre all’Autorità Portuale il necessario supporto di competenze specialistiche assicurando, per quanto di competenza, assistenza nei rapporti con i soggetti e gli Enti incaricati dall’Autorità di predisporre gli studi ambientali comunque connessi alle opere inserite nel Piano Regolatore Portuale.
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