Furti in appartamento e negli esercizi commerciali, danneggiamenti, vandalismi, ma anche risse violente, lotte tra bande, prostituzione e spaccio. Alessio Carraresi, presidente provinciale Confcommercio, torna sugli episodi di cronaca degli ultimi mesi preoccupato per il clima generalizzato di insicurezza che si respira. “La quotidianità di violenze grandi e piccole spaventa i nostri commercianti, che non si sentono più al sicuro nei negozi e per le strade della propria città. La percezione di pericolo è molto forte, e l’inquietudine che sentiamo dagli esercenti è la stessa di ogni privato cittadino che segue gli amari fatti di cronaca dell’estate. Un clima di degrado che in modo del tutto fortuito e improvviso può scoppiare e trasformarsi quantomeno in momenti di paura e sconcerto in tante vie del centro. Livorno merita qualcosa in più della fama di città rissosa e violenta in mano a bande incontrollate e incontrollabili di spacciatori e criminali”. “Come Confcommercio – continua Carraresi – lavoriamo spesso con l’amministrazione chiedendo, e non di rado ottenendo, puntuali modifiche all’urbanistica o all’illuminazione che vadano a contrastare l’affermarsi di uno stato di insicurezza e di allarme sociale ormai diffusi sul nostro territorio”. Questa situazione non giova all’immagine che la nostra città dà di sé. Se vogliamo rendere Livorno, la sua gastronomia, il suo mare, il suo stile, appetibili per il turismo interno e per quello straniero, per attirare più turisti anche in bassa stagione, non possiamo certo rinunciare ad un centro dove si possa camminare tranquilli di giorno e di sera, andare a cena fuori, frequentare i locali, passeggiare sui fossi e sul mare. Crediamo che una maggior presenza delle forze dell’ordine sul territorio possa avere, oltre alle primarie funzioni di prevenzione dei reati e di intervento rapido, anche una funzione di rassicurazione psicologica dei cittadini e degli imprenditori delle zone più calde della città. Ma al tempo stesso dobbiamo affermare le ragioni della legalità in un contesto condiviso e ragionato, che non si limiti a iniziative spot ma che coinvolga imprenditori e cittadini in un movimento generalizzato verso la normalizzazione, che è anche coesione della comunità contro l’illegalità e la criminalità”. Confcommercio sta preparando a questo proposito un evento formativo/informativo che intende chiamare tutti gli attori della comunità livornese a lavorare insieme su questo tema. “Il contrasto ad ogni forma di illegalità in tutte le sue forme e declinazioni è una delle priorità di Confcommercio, poiché essa ha un effetto diretto e negativo sulla competitività e attrattività delle imprese” conclude Carraresi. “Annunceremo prestissimo un’iniziativa per il 4 ottobre, organizzata insieme alla nostra confederazione nazionale, a cui abbiamo già invitato le autorità della città e della provincia per un confronto diretto su questi temi”.
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