Stellini sbaglia tutte le scelte, tardive le correzioni nella ripresa. Brutta sconfitta per i grigi che vengono “rullati” al Piola di Vercelli da un Livorno che domina per 45’ poi controlla.
All’ingresso delle squadre in campo i tifosi dei grigi espongono uno striscione di solidarietà verso la città di Livorno, colpita dall’alluvione. Stellini schiera un 3-5-2 con Celjak esterno sinistro nel ruolo che è stato di Pastore nelle prime due uscite, confermato Marconi in avanti con Gonzalez.
Al 4’ colpo di testa di Casasola da angolo di Branca, palla fuori di poco. Al 19’ il Livorno passa in vantaggio: Maiorino recupera palla da calcio di punizione poi scaglia un destro all’incrocio dove Agazzi non può arrivare. Al 41’ il raddoppio del Livorno con un contropiede finalizzato da Vantaggiato. Al 45’ fallo netto di Sestu su Maiorino, rigore netto e Vantaggiato castiga di nuovo i grigi.
Si riparte con una protesta vibrata dei grigi per un presunto mani in area: al 3’ conclusione di Maiorino fuori di un soffio. E’ il 9’ quando Gonzalez chiama Mazzoni alla gran parata, sul capovolgimento di fronte Vantaggiato scalda i guantoni ad Agazzi. Traversa su punizione al 20’ di Bellomo appena entrato in campo che si ripete 2’ dopo costringendo Mazzoni alla deviazione di piede. Prima bella azione dei grigi al 33’ con conclusione di Fischnaller di poco oltre la traversa. Il Livorno controlla e porta a casa tre meritati punti.
ALESSANDRIA: Agazzi, Caljak, Cazzola (dal 35’ st Nicco), Sestu (1’ st Fischnaller), Marconi (18’ st Bunino), Piccolo, Giosa, Gonzalez, Branca, Gazzi (18’ st Bellomo), Casasola. All.: Stellini
LIVORNO: Mazzoni, Franco, Giandonato, Gasbarro, Valiani, Luci (29’ st Gemmi), Pedrelli, Vantaggiato (29’ st Montini), Maiorino (39’ st Gonnelli), Doumbia (39’ st Murillo), Pirrello (30’ st Borghese). All.: Sottil
Arbitro: Sozza di Seregno
Reti: 19’ Maiorino, 41’ e 45’ Vantaggiato
Note: serata piovosa, terreno in sintetico, ammoniti Pirrello, Cazzola, Valiani, spettatori 800 circa. Angoli 8-2 per l’Alessandria. Recupero 2’ + 5’
Fonte: La Stampa (articolo di Francesco Gastaldi)
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